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Il dodicesimo episodio di Arrow ha confermato l’ottima fattura della serie tv che, inesorabilmente, continua a mietere consensi. Tremors a conti fatti anche se risulta essere leggermente inferiore ai precedenti episodi, continua a costruire un’invitante pilastro narrativo che non delude le aspettative. Starling City è sull’orlo del barato ma a quanto pare il buon Stephen Amell questa volta potrà contare su un valido aiutante.

 
 

La città di Starling City potrebbe essere rasa al suolo da un terribile terremoto artificiale. La macchina creata da Malcom Merlyn viene infatti trafugata per essere venduta al miglior offerente. Oliver si dovrà dividere su due fronti; da una parte cercherà di sfruttare le innate capacità di Roy e capire se il Mirakuru può essere un’arma che può far del bene; dall’altra parte troviamo Laurel in preda ormai ad una vera crisi esistenziale di dipendenza dai farmaci. Non trovando in Oliver alcun conforto si rivolgerà in vano a suo padre. La minaccia incombe però sulla città ed Oliver questa volta potrà contare solo sull’aiuto di Roy per evitare l’irreparabile. Infine Moira compierà una scelta del tutto inaspettata.

Arrow 2x12-2

Arrow ormai è una serie che non bisogno di presentazioni, è completa, intelligente, emozionante e senza eguali ed azzarderei che stravince sui colleghi della ABC. Tremors dunque anche se risulta essere un episodio non all’altezza dei precedenti, riesce non solo nell’intento di intrattenere piacevolmente, ma inanella una vicenda intrigante, a tratti divertente e catartica. Arrow questa settimana decide quindi di approfondire le dinamiche interpersonali, tralasciando così lo sviluppo della tematica action. Non lo fa però in modo sciatto, ma riesce sempre a mantenere alta l’attenzione grazie a quel suo mix intrigante e stuzzicante. Seppur gli sceneggiatori stanno puntando molto sulla caratterizzazione del personaggio di Laurel, senza accantonare lo sviluppo e la crescita interiore di Oliver; l’arciere non dimentica il suo passato e nel continuare a fare ammenda, non si rende conto che sta per assurgere a vero difensore dei più deboli. Ne è la riprova il senso di attaccamento che sta sviluppando nei confronti do Roy e questa voglia di proteggere a far camminare a testa alta sua sorella e Moira. Senza rendersi conto, lo spirito di Oliver ha trasformato la sua stessa famiglia. Thea infatti ora è una vera donna d’affari adulta e responsabile e Moira capisce che è arrivato il momento di dare una svolta alla sua vita. Siamo a metà stagione ed Arrow non ha affatto esaurito le sue frecce: il bello deve ancora arrivare.

  • Cosa ci è piaciuto in questo episodio: la caparbietà di Roy, la scelta di Moira e la battaglia sul tetto che vedeva il Vigilante ed il giovane Roy spalla a spalla
  • Cosa non ci è piaciuto in questo episodio: un nemico che non incute timore, il personaggio di Laurel ed i pochi flashback dall’isola.

Arrow 2×12

Arrow 2 è la seconda stagione della serie tv ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e trasmessa dal network The CW.

La serie è basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics ed è incentrata su Oliver Queen, interpretato da Stephen Amell, che, dopo aver passato cinque anni su un’isola deserta, fa ritorno a Starling City nei panni del giustiziere mascherato Green Arrow.

In Arrow protagonisti sono Oliver Queen/Green Arrow (stagioni 1-in corso), interpretato da Stephen AmellDinah Laurel Lance/Black Canary (stagioni 1-4, guest star 5), interpretata da Katie Cassidy. Tommy Merlyn (stagione 1, guest star 2-3, 5), interpretato da Colin Donnell. John Diggle/Spartan (stagioni 1-in corso), interpretato da David Ramsey. Thea Queen/Speedy (stagioni 1-in corso), interpretata da Willa Holland. Moira Queen (stagioni 1-2, guest star 3, 5), interpretata da Susanna Thompson. Detective Quentin Lance (stagioni 1-in corso), interpretato da Paul Blackthorne. Felicity Smoak/Overwatch (stagioni 2-in corso, ricorrente 1), interpretata da Emily Bett Rickards.

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Carlo Lanna
Nato e cresciuto in un piccolo centro vicino Napoli, Carlo fin da ragazzino, è rimasto sedotto dal mondo del cinema e dalle serie tv.  Lettore accanito di saghe fantasy (la sua preferita è Il Ciclo di Shannara), conosce a memoria le battute del film Marnie del grande Alfred Hitchcock; divoratore onnivoro di serie tv, è cresciuto tra la generazione di Beverly Hills e quella di Dawson's Creek anche se la sua serie tv preferita rimane Buffy. Adora tutto ciò che il regista JJ Abrams partorisce dalla sua mente, e vorrebbe essere il confidente di Steven Spielberg. Con una camera piena di gadget e DVD, Carlo si sente americano per adozione e coltiva il sogno di lavorare in una redazione giornalistica, ma soprattutto di  andar via dal piccolo centro dove vive per poter rincorrere il suo ormai più che ventennale sogno nel cassetto.