Chiunque abbia visto la puntata Game of Thrones 8×03, intitolata La Lunga Notte, sa benissimo che Ned Stark non è fisicamente tornato a Grande Inverno, né nelle sembianze di un fantasma buono, né in quelle di uno zombie, anche se le probabilità erano alte, né in quelle di un flashback per far contenti i fan.
Ned Stark, con il volto di Sean Bean, ha per sempre abbandonato Westeros molte stagioni fa. Nonostante questo, il suo carisma e la sua eredità continuano a decidere le sorti del continente Occidentale.
Una deduzione ovvia è che i figli di Ned Stark siano le pedine decisive per la battaglia, e in parte è vero. Jon ha guidato l’assalto aereo a cavallo di Raeghal, Bran ha attirato il Re della Notte, Sansa ha vegliato sui “civili” del nord, nelle cripte, Theon ha dato la vita per difendere Bran, fino al suo ultimo respiro, Arya ha combattuto fieramente e ha sferrato il colpo di grazia che ha messo fine alla battaglia. I figli del Nord sono fieri e combattivi, sono cresciuti tanto nel corso delle stagioni e tutti loro hanno le spalle forti degli insegnamenti del patriarca Stark.
Game of Thrones 8×03, chi è morto e chi è sopravvissuto alla Lunga Notte?
Tuttavia non sono loro l’unica eredità che Ned ha lasciato. Quando è stato decapitato, nella serie si vede e nei romanzi è specificato, il boia del Re, Ser Ilyn Payne, ha usato Ghiaccio, lo spadone di acciaio di Valirya che appartiene agli Stark da secoli. Dopo essere stato usato per decapitare Ned, lo spadone è finito nelle mani di Tywin Lannister, che lo ha fuso, forgiandone due spade più piccole. La prima è stata donata a Jaime, la seconda a Joffrey.
Per quanto riguarda la spada di Jaime, il cavaliere la regala a sua volta a Brienne, che la battezza con un nome molto evocativo: Giuramento. Il giuramento è quello che Brienne stessa fa a Jaime, cercare e proteggere Sansa e Arya Stark, per aiutare in questo modo Jaime stesso a tenere fede al suo giuramento, fatto a Catlyn Stark.
La spada regalata a Joffrey, viene battezzata dal sanguinario piccolo re con il macabro nome di Lamento di Vedova. Nella sua intenzione, la spada doveva togliere la vita a tanti nemici e così “creare” molte vedove. Sappiamo che in realtà il re ragazzino non ha avuto modo di far fruttare questo suo proposito, e nel frattempo ha trovato la morte durante le sue nozze. La spada è passata a Jaime.
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Torniamo a Grande Inverno. Tra i combattenti schierati contro l’esercito dei morti, fanno la loro gran bella figura proprio Jaime e Brienne, che sfoderano rispettivamente Lamento di Vedova e Giuramento. Lo spadone di Ned, Ghiaccio, anche se diviso in due, è tornato a Grande Inverno, la sua dimora, per difendere il castello e difendere i vivi dal Re della Notte.
Si tratta di un altro metaforico richiamo a Ned Stark, a quel personaggio che con le sue scelte ha condizionato la storia da prima che cominciasse, custodendo il segreto dei natali di Jon Snow. Un omaggio, se vogliamo, al primo e più grande difensore della verità in Game of Thrones.