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‘Kids’ (Ragazzi) è la battuta con la quale cominciavano (e già l’utilizzo dell’imperfetto è destabilizzante) quasi tutti gli episodi di How I Met Your Mother (da noi E alla fine arriva mamma), e una battuta che dovremo abituarci a non sentire più. Dopo dieci anni, nove stagioni e 208 episodi la storia di Ted, Marshall, Lily, Barney e Robin (Josh Radnor, Jason Segel, Alyson Hannigan, Neil Patrick Harris e Cobie Smulders) si è conclusa, nella maniera più inaspettata, romantica, malinconica, ma anche triste e realistica che possa esistere per una sit com.

 
 

Perché How I Met Your Mother è prima di tutto una sit-com, una serie tv leggera, frivola quasi, ma che ci ha insegnato anche che la vita può essere dura e triste. E così anche il mega episodio (9X23-24) andato in onda lunedì sera negli USA ha rispettato questo dictat: la realtà non è sempre come ce l’aspettiamo, il tempo cambia le cose, e allo stesso tempo consolida i caratteri i desideri e le aspettative di ognuno. Come ogni conclusione, ogni fine di grandi storie, anche quella di How I Met Your Mother ha fatto discutere.

Nonostante le critiche feroci dei fan, l’autore Craig Thomas ha comunque voluto ringraziare chi ha seguito la serie fino alla fine con un messaggio su Twitter: “Vi ringrazio per averci permesso di far parte di una sitcom che ha ricevuto così tanto affetto dai fan, per nove anni (e non solo questa sera)”, ha scritto Thomas. “Abbiamo scritto una comedy con elementi drammatici fino alla fine. Abbiamo creato un finale sui colpi di scena della vita e sul fatto che le cose non sempre vanno come ti aspetti. Sul serio, non sono importanti le opinioni del momento. Eravate con noi. Vi vogliamo bene. Grazie per questa avventura”.

E sono stati davvero in tanti, in effetti, quelli che hanno visto l’ultimo episodio di HIMYM. La media è stata di 13,1 milioni di spettatori e il 5.4 di rating nel target demografico 18-49, una percentuale altissima del pubblico televisivo americano, e di questa percentuale, ben il 36% su TVLine ha dichiarato che il finale è stato un vero e proprio fallimento.

E in realtà l’episodio è stato inaspettato, ha stravolto le convinzioni di molti e ha dato conferma alle speranze e ai sospetti di una piccola nicchia di fan che non avevano ancora smesso di sperare e tifare per Ted. E se si guarda indietro, ai 208 episodi, ai caratteri dei protagonisti, alle loro inclinazioni e ai loro modi di fare, il finale di HIMYM è perfetto: è commovente, perché racchiude in sé un amore lungo una decade per cinque personaggi che sono diventati persone agli occhi del fandom; è coerente, con tutto ciò che la serie ha rappresentato; è un po’ triste, perché lo è la vita, e questa serie ha dimostrato a tutti che anche nella comicità più surreale, la vita è sempre un po’ amara; è realistico, perché al di là del playbook di Barney, di Marshmellow e Lilypad, degli stivali rossi di Ted e di Robin Sparkles, l’amicizia è un sentimento, un legame reale, ancorato alla vita di tutti i giorni e ovviamente variabile, come la vita e le sue circostanze.

Ci mancherà il McLaren Pub? Certo, così come i nostri protagonisti, ma come tutte le belle storie e le belle amicizie, rimarranno per sempre con noi, anche se non li frequenteremo più. E allora grazie, grazie a tutti voi, cari amici, per averci raccontato la vostra storia, e per averci, in qualche modo, aiutati a capire anche la nostra.

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