Con Doctor Light dietro le sbarre della meta prigione degli STAR Labs, Barry (Grant Gustin) può finalmente concentrarsi sulla cattura di Zoom. Ma che cosa sa davvero di questo nuovo nemico? Non avendo infatti nessuna informazione su come fare a sconfiggerlo, Barry chiede aiuto a Harry (Tom Cavanagh), l’Harrison Wells della Terra #2, che pare ossessionato dalla cattura di Zoom. Raggiungeremo, grazie ai nuovi poteri di Cisco (Carlos Valdes), un frammento del passato di Harry e scopriremo le vere intenzioni che lo hanno spinto a questa pericolosa missione. Nonostante le nuove informazioni ottenute sul suo conto, Joe (Jesse L. Martin) e Caitlin (Danielle Panabaker) ancora non si fidano di lui e cercano in tutti i modi di persuadere Barry dal dare così tanta fiducia ad un uomo reticente e misterioso. Ma il piano per la cattura di Zoom, che richiederà l’aiuto di Linda Park (Malese Jow), sosia di Doctor Light, non andrà esattamente come Barry sperava.
Con la 2×06 dal titolo Enter Zoom, The Flash fa purtroppo un passo indietro rispetto alle scorse settimane. La puntata, interamente dedicata a Zoom, fondamentale per la comprensione del resto della storyline della serie e che si prospettava come la più inquietante, risulta, purtroppo, piuttosto deludente. Nell’episodio infatti non c’è equilibrio narrativo e, nell’attesa di un potente colpo di scena, si sbadiglia e pure parecchio.
La forza di The Flash era sempre stata la sua leggerezza; quello che ha funzionato sin dal pilot, era questo miscuglio di azione e commedia, due fattori costantemente in equilibrio tra loro, e che trasformavano ogni episodio in quaranta minuti di puro svago. Tutto questo nella 2×06 manca. Si passa da momenti di stallo ad una comicità quasi demenziale in pochi secondi; il montaggio delle scene infatti non funziona e non riesce a dare alla puntata il ritmo giusto.
Parlando invece dei personaggi, anche il nostro caro Barry pare molto sottotono; il motivo di questa sorta di malessere interiore, tirato in ballo da Joe un po’ all’improvviso, sembra non avere molto senso. Ne risentono anche la verve del dolce Cisco e Caitlin, relegato da un po’ di tempo a questa parte a personaggio di contorno. In più i tentativi di trasformare Iris (Candice Patton) da inutile tappezzeria a personaggio un po’ più relevant, risultano un po’ forzati.
Ma nonostante tutti i suoi piccoli difetti, a risollevare le sorti della puntata ci pensano gli ultimi dieci minuti di gioco. Il tanto agognato colpo di scena alla fine arriva, un po’ in ritardo, certamente, ma fa davvero il botto. Ora, un dubbio nasce spontaneo: e se la strana atmosfera sconnessa dell’episodio fosse stata creata apposta per questo finale? Durante la puntata si ha come l’impressione, infatti, di essere sospesi, come in un limbo; tutta la noia accumulata nella prima mezz’ora svanisce infatti all’improvviso e il cambio così repentino di rotta è quasi destabilizzante. Che fosse questa l’intenzione degli autori? Non lo sapremo mai. Speriamo solo che lo scivolone di questa settimana sia un caso isolato, che The Flash ritorni presto più in forma che mai e soprattutto che voi tutti sopravviviate a questo scioccante cliffhanger per scoprirlo. Stay tuned!