Il diritto di contare: la storia vera dietro al film

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Acclamato come uno dei migliori film del 2016, Il diritto di contare (qui la recensione) è diretto da Theodore Melfi e racconta la storia della scienziata afroamericana che collaborò con la NASA per la missione Apollo 11, sfidando il razzismo e il sessismo dell’epoca. Il titolo originale della pellicola è Hidden Figures, che identifica proprio le figure rimaste sullo sfondo della NASA e delle altre donne coinvolte nelle operazioni della celebre agenzia governativa. La storia qui raccontata trae ispirazione dal romanzo omonimo di Margot Lee Shetterly, pubblicato nel 2016 dopo lunghe e ampie ricerche.

La scrittrice ha infatti iniziato a lavorare al libro, appartenente al genere della saggistica, nel 2010. All’interno di questo si concentra in prevalenza sulla biografia di tre tra le donne che più di altre si distinsero all’interno della NASA. Per il suo importante contributo, il testo diventa da subito un best seller, i cui diritti vengono subito acquistati dalla Fox. In breve, la sua trasposizione cinematografica viene ad essere realizzata, raccontando così la vita di queste tre donne, impegnate a bilanciare la loro carriera con la vita famigliare.

Uscito poi in sala, il film si è rivelato uno dei maggiori successi cinematografici dell’anno. A fronte di un budget di soli 25 milioni di dollari, Il diritto di contare è arrivato ad incassarne globalmente oltre 236. Anche i giudizi della critica sono stati particolarmente entusiasmanti, con lodi particolari per le interpreti principali. Presentatosi infine da protagonista ai premi Oscar, il film conquistò ben tre nomination, rispettivamente come Miglior film, Miglior attrice non protagonista e Migliore sceneggiatura non originale. Vinse invece il prestigioso Screen Actors Guild Award come miglior cast.

Kevin Costner, Taraji P. Henson e Kimberly Quinn in Il diritto di contare
Kevin Costner, Taraji P. Henson e Kimberly Quinn in Il diritto di contare. Foto di Photo Credit: Hopper Stone/Hopper Stone, SMPSP – © TM & © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

La trama di Il diritto di contare

La vicenda si svolge negli Stati Uniti del 1961, in pieno periodo di lotte contro la segregazione razziale. In tale contesto si svolge la vita della matematica afroamericana Katherine Johnson. Insieme alle colleghe Dorothy Vaughan e Mary Jackson, anch’esse afroamericane, lavora come addetta calcolatrice per la NASA. L’agenzia governativa è in piena attività, poiché i recenti successi dei satelliti russi hanno reso necessarie nuove conquiste spaziali da parte degli Stati Uniti. Trasferita nella Space Task Group per via delle sue capacità in ambito matematico, la Johnson si ritrova così impegnata a seguire la squadra capitanata da Al Harrison, il cui obiettivo è lanciare una capsula pilotata da uno degli astronauti della base.

La donna svolge il nuovo lavoro al meglio delle sue possibilità, ma si ritrova ad essere frenata dalla mancanza di comunicazione con i nuovi colleghi. Questi, infatti, la trattano con marcata sufficienza, essendo lei la prima donna di colore a lavorare nel gruppo. Come lei, anche le due colleghe dimostrano sempre più fatica nello svolgere il loro lavoro in un contesto tanto chiuso e poco incline alla parità tra bianchi e neri. Ma le tre donne sono dotate di una tenacia sorprendente e faranno affidamento sulla consapevolezza di essere dotate di capacità che gli altri non hanno. È così che si riveleranno decisive ognuna nel loro settore, permettendo di ottenere risultati altrimenti irraggiungibili.

Taraji P. Henson in Il diritto di contare
Taraji P. Henson in Il diritto di contare. Foto di Photo Credit: Hopper Stone/Hopper Stone, SMPSP – © TM & © 2016 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

 

Il cast di attori

Ad impreziosire il cast vi sono alcuni tra gli attori più popolari dell’attuale panorama statunitense, tra cui diversi premi Oscar. Innanzitutto, a dare volto al personaggio di Katherine Johnson vi è l’attrice Taraji P. Henson, divenuta celebre grazie al film Il curioso caso di Benjamin Button. Per approcciarsi al ruolo, questa richiese di poter incontrare la vera Johnson, che aveva all’epoca delle riprese ben 98 anni. Nonostante l’età, l’attrice rimase impressionata dalla sua lucidità, e si fece raccontare quanti più dettagli possibili per poter essere fedele nella sua interpretazione. In seguito, la Johnson lodò la performance dell’attrice, apprezzando il modo in cui l’aveva ritratta.

A ricoprire il ruolo di Dorothy Vaughan è invece Octavia Spencer, divenuta celebre in seguito alla vittoria dell’Oscar come attrice non protagonista per il film The Help nel 2012. Anche la Spencer condusse diverse ricerche sulla vera donna da lei interpretata, al fine di potersi calare al meglio nei suoi panni. L’interpretazione, particolarmente apprezzata, le valse una nomination all’Oscar, sempre come attrice non protagonista. Infine, Mary Jackson ha qui il volto della cantante e attrice Janelle Monae, che era presente quell’anno anche in un altro dei film candidati al premio: Moonlight.

Nel film si ritrova poi la presenza del premio Oscar Kevin Costner, il quale interpreta il personaggio di Al Harrison. Questi è il capo della squadra dove inizia a lavorare la Johnson, e sarà il primo a guardare con sospetto la donna. Jim Parsons interpreta invece l’ingegnere capo Paul Stafford. Anche lui membro della squadra, sarà tra tutti quello a voler intrattenere meno rapporti possibili con la Johnson. L’attrice Kirsten Dunst dà invece vita a Vivian Mitchell, supervisore della Johnson e della Vaughan, con la quale avrà accesi scontri. Infine, il premio Oscar Mahershala Ali è Jim Johnson. Questi è un ufficiale della Guardia Nazionale, il quale intraprenderà una relazione con Katherine, fonte di sostegno per entrambi.

Taraji P. Henson e Janelle Monáe in Il diritto di contare
Taraji P. Henson e Janelle Monáe in Il diritto di contare. Foto di Photo Credit: Hopper Stone/Hopper Stone, SMPSP – © TM & © 2016 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Il libro da cui è tratto il film e la storia vera di cui narra

Come precedentemente riportato, nel suo saggio l’autrice Shetterly ricostruisce la vita delle tre donne all’interno della NASA basandosi su fonti e testimonianze attendibili. La sua è una versione dunque quanto più possibile fedele di quello che fu il loro lavoro e il rapporto con i colleghi. Naturalmente, seppur in buona fede, per la trasposizione cinematografica si resero necessarie una serie di modifiche volte a dar al racconto una struttura più cinematografica, con una maggior drammatizzazione di certi aspetti ed eventi.

Innanzitutto, il film si concentra sull’anno 1961, mentre come era facilmente immaginabile la vera storia delle tre donne copre un arco temporale molto più ampio. Una particolare estremizzazione che il film mette in atto è però proprio quella relativa alla segregazione. La vera matematica Johnson affermò in diverse interviste di non aver mai vissuto particolari eventi di razzismo o sessismo all’interno degli uffici della NASA. Per quanto fosse consapevole di essere guardata e trattata in modo diverso dagli altri colleghi, ciò non era evidente tanto quanto mostrato nel film.

Secondo lei, infatti, ognuno era concentrato sul proprio lavoro e sulle ricerche, ed era raro che vi fosse tempo per evidenti episodi di razzismo. Nella realtà, inoltre, la Johnson non si trovò promossa singolarmente nella Space Task Group. Lei lavorava infatti nella Flight Research Division, e venne trasferita insieme ai colleghi nella nuova divisione al momento della fondazione di questa, nel 1958. In ultimo, molti dei personaggi del film non sono realmente esistiti, come Vivian Mitchell, Paul Stafford e Al Harrison.

Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Glen Powell e Janelle Monáe in Il diritto di contare
Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Glen Powell e Janelle Monáe in Il diritto di contare. Foto di Photo Credit: Hopper Stone/Hopper Stone, SMPSP – © TM & © 2016 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

La loro presenza, probabilmente solo vagamente ispirata a figure realmente esistite, è servita agli sceneggiatori per accentuare gli scontri tra le donne e gli altri membri della NASA. In generale, la gran parte degli eventi narrati nel film seguono la vera storia delle tre donne e delle loro ricerche, modificando solo alcuni aspetti delle loro vicende. Se molti chiusero un occhio circa tali rimaneggiamenti, non mancarono comunque alcune critiche a riguardo, che accusavano di aver voluto eccessivamente caricare di drammaticità una storia che non lo meritava.

Il diritto di contare è disponibile su Netflix?

Attualmente, il film non è presente nel catalogo di Netflix e pertanto non è possibile ritrovarlo lì. In futuro potrebbe diventare disponibile, ma per il momento per vederlo bisognerà fare riferimento ad altre piattaforme. Qui di seguito si riportano quelle in cui è dunque possibile ritrovare il film.

Il trailer italiano del film e dove vederlo in streaming e in TV

Il diritto di contare è presente su Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Disney+. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione mercoledì 30 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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