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Jurassic Park: 10 curiosità sul film di Steven Spielberg

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Jurassic Park: 10 curiosità sul film di Steven Spielberg

Nonostante siano passati quasi 30 anni dalla sua uscita in sala, Jurassic Park di Steven Spielberg resta uno dei film che hanno definito la storia del cinema e hanno avuto un impatto importante nella cultura contemporanea.

Nonostante si sia sviluppato un intero e remunerativo franchise, si sia parlato moltissimo del film e si siano scritti fiumi d’inchiostro a riguardo, ci sono ancora alcune cose che non tutti sanno sul film di Spielberg. Ecco 10 curiosità su Jurassic Park.

10 curiosità su Jurassic Park

10. Il T-Rex che prende vita da solo

Date le condizioni atmosferiche ballerine durante le riprese, il T. Rex occasionalmente non funzionava correttamente, perché faceva corto circuito con la pioggia. La produttrice Kathleen Kennedy, ha ricordato: “Il T-Rex faceva venire i brivi a volte. Ci spaventava a morte. Accadeva, ad esempio, durante la pausa pranzo, che cominciasse a muoversi da solo. All’inizio noi non sapevo cosa stesse succedendo, e poi ci siamo resi conto che era a causa della pioggia. Ma ci siamo presi un bello spavento, le prime volte.” I ruggiti dei Tyrannosaurus Rex vennero ricreati con una combinazione di versi di cani, pinguini, tigri, alligatori ed elefanti.

9. La taglia del Velociraptor

Il regista Steven Spielberg voleva che i Velociraptor fossero alti circa un metro e mezzo, un’altezza superiore a quella che, secondo i paleontologi, raggiungevano gli animali. Secondo un artista coinvolto nella pre-produzione, Spielberg aveva richiesto questo cambiamento perché non era soddisfatto delle dimensioni di quello che era considerato un predatore molto temibile e voleva che fosse più grande. Tuttavia, durante le riprese, i paleontologi scoprirono esemplari di quei predatori alti proprio intorno al metro e mezzo, che vennero battezzati chiamati Utahraptors.

10 curiosità su Jurassic Park

8. La reazione degli studenti

La UNiversal si assicurò i diritti del romanzo ancora prima che venisse pubblicato. L’uscita del libro e del film influenzarono così tanto l’immaginazione dei lettori/spettatori, che le iscrizioni alle facoltà di paleontologia in quegli anni si moltiplicarono.

7. Il Triceratopo malato

L’incontro degli ospiti con il Triceratopo malato termina senza una chiara spiegazione del motivo per cui l’animale è in quelle condizioni. Il romanzo originale di Michael Crichton e la sceneggiatura, tuttavia, includono una spiegazione: allo Stegosauro / Triceratopo mancavano i denti adatti per triturare il cibo, e quindi, come gli uccelli, inghiottivano le pietre e le usavano a questo scopo. Nel tratto digestivo, queste rocce macinavano il cibo per favorire la digestione. Dopo sei settimane, le rocce diventerebbero troppo lisce per essere utili e l’animale le rigettava. In questo caso, quando l’animale trova e mangia nuove rocce da usare, inghiottirebbe anche le bacche di lillà dell’India occidentale. Il fatto che le bacche e le pietre siano rigurgitate spiega perché Ellie non ne trova mai tracce nei sui escrementi, che maneggia con padronanza.

10 curiosità su Jurassic Park

6. La lavorazione durante le riprese di Schindler’s List

Il regista Steven Spielberg ha realizzato la post-produzione di questo film tramite collegamento video mentre in Polonia stava girando Schindler’s List (1993). In seguito, Spielgerg definì questo uno dei momenti più difficili della sua vita da regista: le riprese di Schindler’s List (1993), film che racconta l’Olocausto, gli presentarono un conto emotivo così salato che il suo entusiasmo per Jurassic Park era, nel frattempo, quasi svanito. Dichiarò che aveva bisogno di un’ora al giorno per raccogliere l’energia per commentare i dinosauri digitali e rispondere alle domande da parte della squadra di effetti speciali.

5. Come gli uccelli

Steven Spielberg voleva che i dinosauri fossero simili agli uccelli, ad esempio, che muovessero la testa come fa un pollo. Voleva che i Velociraptor girassero la testa in modo che potessero guardare dietro di loro, allo scopo di renderli più vigili e minacciosi. Spielberg paragonò il sistema di comunicazione tra Raptor, attraverso il loro poderoso artiglio, al codice Morse.

10 curiosità su Jurassic Park

John Williams Star Wars Il Risveglio della Forza

4. La colonna sonora di Jurassic Park

John William ha realizzato la colonna sonora del film alla fine di febbraio 1993 e l’ha incisa un mese dopo. Sentiva il bisogno di scrivere “pezzi che avrebbero trasmesso un senso di soggezione e fascino, dato che si trattava della felicità travolgente e dell’eccitazione che sarebbe emersa dal vedere dei dinosauri vivi”.

3. Solo 15 minuti di dinosauri

Ci sono solo quindici minuti di film in cui vediamo effettivamente dei dinosauri. Per nove minuti di film si tratta di animatronic realizzati da Stan Winston, mentre per i restanti sei minuti si tratta delle magie visive realizzate dalla Industrial Light & Magic CGI.

10 curiosità su Jurassic Park

2. L’audizione “spaventata”

L’audizione di Ariana Richards consisteva nel mettersi di fronte a una telecamera e urlare selvaggiamente. Steven Spielberg “voleva vedere come l’attrice era capace di mostrare il puro terrore”. Richards ha ricordato: “In seguito ho saputo che Steven aveva visto alcuni provini di ragazze, quel giorno, e che il mio nastro fu l’unico che riuscì a svegliare sua moglie, che dormiva accanto a lui sul divano, tanto che si alzò di scatto e andò in corridoio, a controllare se i bambini stessero bene”.

1. Giurassico e Cretaceo

Quando a Michael Crichton è stato chiesto perché il romanzo presenta la parola “Jurassic” nel titolo e invece ha un dinosauro del periodo Cretaceo in copertina, lo scrittore ha candidamente risposto che non gli era mai venuto in mente e che in realtà non gli importava troppo, ammettendo che, semplicemente, “che era solo il design più bello” tra quelli proposti.