All’inizio del cupo e avvincente thriller di Netflix The Stranger, le parole “basato su una storia vera” lampeggiano sullo schermo. Alla fine del film, gli spettatori vorranno probabilmente saperne di più su quella storia vera e su quanto il film la rispecchi. Per prima cosa, è bene sapere che parliamo del thriller australiano del 2022 scritto e diretto da Thomas M. Wright. L’attore inglese Sean Harris interpreta Henry Teague, un uomo sospettato del rapimento e dell’omicidio di un adolescente. L’attore australiano Joel Edgerton, anche tra i produttori del film, interpreta invece Mark Frame, un poliziotto sotto copertura incaricato di scoprire la verità su Teague anni dopo il crimine.
Ciò avviene attraverso un’elaborata operazione di polizia che recluta Teague in un finto giro di traffico di droga, promettendogli una cospicua ricompensa. Presentato in anteprima al Festival di Cannes, il film ha avuto un’uscita limitata in Australia prima di essere trasmesso il 19 ottobre su Netflix (ma non in Italia), dove ha trascorso due settimane nella top 10 mondiale. Il suo successo non sorprende, essendo un thriller psicologico dal ritmo perfetto che esplora la difficile amicizia tra Teague e Frame, nonché l’onere e il costo formidabile di mantenere segreta la propria vera identità, come fanno entrambi gli uomini.
Candidato poi a 11 premi dell’Australian Academy of Cinema and Television Arts (tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista e Miglior attore non protagonista), si tratta dunque di un titolo particolarmente avvincente, che riporta alla luce un caso particolarmente cupo. In Italia, è ora possibile vederlo grazie al suo passaggio televisivo e al termine della visione si potrebbe appunto voler sapere di più della storia vera a cui si ispira. Qui di seguito, dunque, esploriamo questo e altri aspetti legati a The Stranger.
Da quale storia vera è tratto The Stranger?
The Stranger è il resoconto romanzato della massiccia caccia all’assassino del tredicenne Daniel Morcombe, rapito nel 2003 sulla Sunshine Coast del Queensland mentre si recava a comprare i regali di Natale per la sua famiglia in un centro commerciale locale. In seguito, venne stabilito che il giovane fu assassinato. Otto anni dopo, il suo assassino, il noto pedofilo Brett Peter Cowan, è stato finalmente arrestato e accusato. Il film si basa in particolare sul libro della giornalista di cronaca nera Kate Kyriacou, The Sting: The Undercover Operation That Caught Daniel Morcombe’s Killer.
Il libro descrive il piano segreto che alla fine ha portato a una confessione registrata segretamente di Cowan, una persona originariamente interessata al caso di alto profilo che in precedenza aveva negato qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa del ragazzo. Giorni dopo che Cowan aveva confessato di aver ucciso il bambino ed era stato incriminato, le forze dell’ordine hanno finalmente trovato le prove che speravano per portare avanti l’accusa: i resti di Morcombe.
Come si può intuire, The Stranger cambia i nomi delle persone coinvolte nel caso Morcombe, ma si attiene a molti dettagli: sia Morcombe che la sua controparte cinematografica, James Liston, hanno la stessa età e sono stati rapiti da una fermata dell’autobus sotto un cavalcavia del Queensland, per esempio, e un agente sotto copertura reale ha fatto amicizia con Cowan e l’ha spinto a entrare nel giro di un finto crimine. Ma il film si concentra più sull’operazione di spionaggio che sull’orribile crimine in sé.
Dove si trova ora Brett Peter Cowan?
Cowan, oggi 53enne, è stato condannato all’ergastolo nel 2014, e il giudice ha descritto il suo crimine come “assolutamente ripugnante”. “Hai tragicamente e inutilmente stroncato una giovane vita”, disse all’epoca il giudice Roslyn Atkinson della Corte Suprema di Brisbane. Nel 2016, un compagno di detenzione del Wolston Correctional Centre di Wacol, un centro di massima sicurezza, ha gettato un secchio di acqua bollente su Cowan, facendolo finire in ospedale con ustioni sul 15% del corpo, tra cui testa, petto e gambe. Nel 2018, un altro detenuto ha pugnalato – senza ucciderlo – il pedofilo al collo con uno spazzolino da denti affilato.
Chi era il vero Mark Frame?
Nel film Joel Edgerton interpreta il personaggio noto come Mark Frame, ma ha dichiarato al Sydney Morning Herald di non aver mai incontrato o parlato con il vero Frame “perché stavamo indagando sulla verità, prendendo quella verità e raccontandone una versione romanzata, che serve a proteggere tutte le persone coinvolte”. Sappiamo però che un vero poliziotto sotto copertura, noto come Paul “Fitzy” Fitzsimmons (probabilmente non è il suo vero nome), ha sviluppato un’amicizia con Cowan nel corso dell’operazione e ha testimoniato contro di lui durante il processo.
Poiché l’identità del vero Frame rimane un mistero per motivi di sicurezza – è stata soppressa durante il processo – non sappiamo quale sia stato l’impatto dell’indagine su di lui o se abbia un figlio come il personaggio di Edgerton in The Stranger. Di certo, nel film questo dettaglio aggiunge urgenza emotiva alla sua ricerca per ottenere una confessione dal probabile assassino di bambini. Dei due protagonisti della vicenda, però, è quello di cui si hanno dunque meno informazioni.
La famiglia di Daniel Morcombe non approva il film
I principali oppositori alla produzione e all’uscita del film sono stati però proprio i genitori dello stesso Daniel Morcombe. In un’intervista (via 7News), hanno definito The Stranger “moralmente corrotto e crudele”. Diversi anni fa, il padre di Daniel, Bruce Morcombe, aveva dichiarato di essere stato avvicinato da registi che gli avevano chiesto il permesso di girare un film sulla morte del figlio. Tuttavia, Bruce e sua moglie hanno rifiutato l’offerta perché avrebbe infangato l’eredità del figlio e avrebbe tratto profitto dalla sua morte.
Inoltre, la famiglia di Morcombe ha contestato la commercializzazione del film. Hanno chiesto che Transmission Films e Netflix smettessero di usare il nome del figlio per promuovere il film. Tuttavia, nonostante le obiezioni della famiglia, il film è stato comunque distribuito, il che ha fatto arrabbiare ulteriormente la famiglia, che ha poi rilasciato una dichiarazione, affermando: “Che atto meschino! Non andrò a vedere questo film. Non consiglierò a nessuno di andarci. Il film non è sostenuto o approvato in alcun modo dalla famiglia Morcombe“.
Come The Stranger ha cercato di evitare le polemiche
Nonostante le polemiche associate al film, The Stranger ha cercato di mitigarle durante la produzione. Innanzitutto, i nomi delle persone coinvolte nel caso reale sono stati – come già detto – modificati per il film. Ad esempio, il nome di Daniel Morcombe è stato cambiato in James Liston. Inoltre, il film non mostra mai il volto della vittima né il rapimento e l’omicidio realmente avvenuti. Anche la famiglia di Daniel Morcombe è completamente esclusa dal film e non viene nemmeno menzionata di sfuggita.
Il regista Thomas Wright ha successivamente dichiarato (via Variety) che la scelta di concentrare The Stranger sull’assassino invece che sulla vittima è stata fatta per dare al film una “chiara prospettiva morale”. Successivamente all’infiammarsi della polemica, gli autori del film hanno aggiunto: “Quando il film era in fase di sviluppo, i produttori hanno contattato la famiglia per metterla al corrente del film. La famiglia ha rifiutato di essere coinvolta. È una decisione che continuiamo a rispettare”.