Festival di Roma 2013 intervista a Daniel Pennac

È stato presentato oggi al Festival Internazionale del Film di Roma 2013 il film Il Paradiso degli Orchi, diretto da Nicolas Bary. Il film è tratto dall’omonimo libro scritto da Daniel Pennac, appartenente al cosiddetto ciclo di Malaussène.

 

Daniel Pennac era presente alla conferenza stampa del film. A lui sono state rivolte diverse domande, la prima delle quali riguardante la trasposizione in immagini del suo romanzo e se lo scrittore si fosse sentito tradito o meno da questa operazione:

“Non ho avuto la sensazione di essere tradito, anche perché non mi aspettavo né fedeltà né tradimento. Nelle copertine dei miei libri, Malaussène è sempre rappresentato di spalle, per cui il regista aveva qui tutta la libertà per agire nel modo che preferiva. Forse il libro è più noir, il film lo è meno. Ma Bary è riuscito a rendere i rapporti familiari in modo eccellente”.

Un’altra domanda a Pennac, ha chiesto quali fossero oggi gli “orchi” con i quali dobbiamo vedercela:

“Gli orchi di oggi sono gli stessi di una volta, quelli dei miei tempi, solo che oggi hanno ancora più fame. Nella prima metà del Novecento abbiamo avuto tanti giganteschi orchi politici, i vari dittatori ad esempio. In Francia invece abbiamo avuto solo orchi minori, che mangiavano i resti. Oggi gli orchi non hanno neanche più bisogno del contesto politico, hanno una bella faccia in superficie ma poi fanno guerre sotterranee”.

Pennac ha chiuso la conferenza spiegando da quali fonti prendesse spunto per creare i personaggi dei suoi romanzi:

“Le mie fonti sono molteplici vengono da tanti mondi diversi, non solo dalla letteratura. Posso dire, per esempio, che il personaggio del capro espiatorio mi è venuto in mente grazie al filosofo René Girard”.

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