Iginio Straffi presenta Gladiatori di Roma 3D con Luca Argentero e Belen Rodriguez

Gladiatori di Roma 3D

 

Oggi al Cinema Adriano di Roma è stato presentato in anteprima stampa Gladiatori di Roma 3D, ultimo film d’animazione di Iginio Straffi, prodotto dalla Rainbow CGI e distribuito dalla Medusa Film. In sala erano presenti, oltre al regista, i doppiatori del cartone Luca Argentero e Belen Rodriguez. Il film uscirà in 400 copie il prossimo 18 ottobre.

– Ci parli del film, com’è andata la lavorazione?

Iginio Straffi: “Abbiamo lavorato per 5 anni per portare al cinema questo prodotto. È un kolossal partito con certe ambizioni e, certo, anche con un certo budget. Molto importante è stata la collaborazione con Michael Wilson: volevamo un film che potesse piacere a tutti – dagli 8 agli 80 anni, come dicono in America. Un film che avesse quindi diversi livelli di gradimento. Gladiatori di Roma è infatti già stato venduto agli Usa, dove arriverà la prossima primavera per la Paramount, per poi essere distribuito in altri 30 paesi.”

– Doppiare è stata per lei un’esperienza nuova rispetto al mestiere della showgirl. Com’è stato interpretare Diana?

Belen Rodriguez: “Doppiare è complicato, perché non si può interpretare il personaggio anche con i movimenti del corpo. Ma da piccola mi piaceva la radio, avevo fatto una scuola per migliorare la mia voce, e mi sono divertita ad usarla nel film.”

– In fondo, i gladiatori dell’antica Roma vengono qui presentati come i calciatori di oggi, che si dopano ecc…

I.S.: “Sì, in un certo senso. L’idea era quella di mostrare che chi imbroglia, alla fine non vince mai veramente, perché chi crede in quello che fa riesce comunque ad emergere.”

– Nel doppiaggio in realtà si rivela ancora di più la bravura dell’attore. Lei che ne pensa?

Luca Argentero: “È veramente un altro mestiere, è davvero difficile. Io ho molti amici colleghi che lo fanno spesso, e li ammiro moltissimo. Certo farlo per un cartone è molto più divertente.”

– Il film è un misto di antica Roma e rimandi al mondo Hollywoodiano. Come è arrivato a questa contaminazione?

I.S.: “Volevo appunto fare un film che non fosse solo per bambini ma anche per adulti, sul modello di Shrek diciamo (e non, invece, di cartoni come Alla ricerca di Nemo). Dopo l’esperienza delle Winx (che sono per bambini tra i 9 e i 14 anni) ci siamo detti: facciamo un film che sia ricco di contaminazioni, di citazioni e battute che piacciano anche ad un pubblico “grande”.”

– Come è stata preparata l’uscita in America?

I.S.: “Sicuramente è un fatto raro per un cartone italiano, la cosa più importante è che si parla, flop permettendo, di un’uscita in 3000 sale. Certo non sarà come un cartone della Pixar, ma verrà trattato come un film importante. È stato già fatto qualche cambiamento per la Paramount, qualche taglio di scena…”

– C’è un’eredità delle Winx in questo kolossal in fondo?

I.S.: “ Le Winx c’entrano ben poco, siamo partiti da tutt’altro tipo di costruzione. Certo nelle figure femminili i tratti fisici sono simili, parlando sempre di belle donne. Però abbiamo lavorato con altri artisti e con altri obiettivi.”

– Ogni tanto s’intravedono citazioni dei personaggi dei fumetti (Batman, Hulk)…

I.S.: “Sì, il film è pieno di queste citazioni. È il terreno che abbiamo costruito per creare maggiore curiosità e divertimento, facendo delle gag sui più importanti supereroi.”

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Ilaria Tabet
Laureata alla specialistica Dams di RomaTre in "Studi storici, critici e teorici sul cinema e gli audiovisivi", ho frequentato il Master di giornalismo della Fondazione Internazionale Lelio Basso. Successivamente, ho svolto uno stage presso la redazione del quotidiano "Il Riformista" (con il quale collaboro saltuariamente), nel settore cultura e spettacolo. Scrivere è la mia passione, oltre al cinema, mi interesso soprattutto di letteratura, teatro e musica, di cui scrivo anche attraverso il mio blog:  www.proveculturali.wordpress.com. Alcuni dei miei film preferiti: "Hollywood party", "Schindler's list", "Non ci resta che piangere", "Il Postino", "Cyrano de Bergerac", "Amadeus"...ma l'elenco potrebbe andare avanti ancora per molto!