“Voi siete quegli speciali, siete il futuro di questo mestiere” così Matt Bomer ha salutato le Giurie del Giffoni Film Festival che gli hanno consegnato l’Experience Award. Pronto a debuttare con l’ultima stagione di White Collar e fresco di nomination a gli Emmy Awards per la sua interpretazione in The Normal Heart, ecco cosa ci ha raccontato!
Come stai vivendo il
successo?
Quando ero bambino avevo una fervida immaginazione e pensavo
spesso a cosa sarei diventato. Allora ho iniziato a studiare, ho
frequentato anche il conservatorio, per incanalare tutta la mia
creatività nelle arti. Ma mai avrei pensato di arrivare dove sono
arrivato.
Come è stato affrontare il
tuo ruolo di Felix in The Normal Heart, sia a livello psicologico
che fisico?
Ho sentito un enorme senso di responsabilità.
L’HBO mi ha dato tanto tempo per prepararmi
fortunatamente, perché voleva un buon prodotto. Ho addirittura
affittato una sala prove per prepararmi. Il calo di peso è venuto
quasi in concomitanza mentre mi calavo nel personaggio. Provando
anche con Mark Ruffalo, che io stimo molto come
attore e noi due abbiamo legato molto: la connessione profonda tra
di noi mi ha aiutato ad affrontare il personaggio.
Quanto sei disposto a
trasformare il tuo corpo per un ruolo?
Dipende dalla storia che vuoi raccontare!Se è una storia che mi
appassiona molto,sono disposto a mettermi in gioco. Come poi è
stato con The Normal Heart …ed è una cosa che con
Ryan Murphy ne abbiamo parlato subito e concordato
insieme.
Secondo te i personaggi gay
nelle produzioni cinematografiche possono aiutare le persone gay a
sentirsi meno sole?
Si, ma dipende molto da come vengono rappresentate. Non bisogna
cadere negli stereotipi , quindi i personaggi devono essere scritti
bene e pensati bene prima di tutto come persone.
Cosa ci dobbiamo aspettare
dall’ultima serie di White Collar?
E’ una stagione più corta ma sarà densa di contenuti e
risolutiva. Io avevo diverse idee su come dovesse finire la storia
e ho collaborato con gli sceneggiatori a riguardo. Forse sarete
scioccati o forse sarà proprio ciò che vi aspettate. E forse vi
commuoverete anche un po’.
Ti mancherà White
Collar?
Mancano solo due settimane alla fine delle riprese e poi sarà
finito per sempre. Mi mancherà tutto, in particolare il cast. Tutti
i miei colleghi sono ormai la mia famiglia. E’ stato bellissimo
lavorarci per sei anni, ma anche le belle cose hanno un
termine.
Cosa ti è piaciuto di più,
essere il truffatore Neil Caffrey di White Collar o l’agente della
CIA Bryce Larkin in Chuck?
Entrambi e nessuno dei due. Perché sono entrambi sposati con il
loro lavoro e hanno poco spazio per la vita personale. Bryce è più
estremo, mentre Neil è più cerebrale e usa la mente per arrivare
dove vuole. Bryce non ci pensa due volte e impugna l’arma.
Cosa ne pensi di Marcello
Mastroianni?
Sono un grande fan di Mastroianni. Quando ho visto per la prima
volta La Dolce Vita ho subito pensato “Mamma mia
ma chi è quello?”. Aveva un abito bellissimo e un eleganza innata.
Ho detto alla produzione di ispirarsi a lui per l’eleganza di Neil
Caffrey in White Collar.
Che ne pensi
dell’accoglienza dei ragazzi di Giffoni?
Non sapevo cosa aspettarmi e sono davvero commosso perché non
pensavo di avere così tanti fan e di essere così tanto amato.. Mi
piace molto che ci sia questo punto d’incontro tra persone e
culture e paesi così lontani e differenti. Sono davvero
estasiato
Cosa ne pensi del tema di
Giffoni “Be Different”?
Mi piace molto!Mi ricorda una citazione di Oscar Wilde, “Be
yourself because everyone else is already taken”. Il dono più
grande per noi artisti è riuscire a rappresentare tanto la
diversità. E mi piace che questo valore sia insegnato ai ragazzi.
Che venga insegnato che essere diversi è una cosa positiva.Mi
sarebbe piaciuto ci fosse un festival come questo dove vivevo io in
Texas quando ero piccolo.
Come è stata l’avventura in
Glee? Hai in programma di ritornare?
E’ stata un esperienza meravigliosa! E’ stupendo quello che
fanno quei ragazzi episodio dopo episodio. Cantano, ballano e
recitano. Fosse per me tornerei anche subito!
Quali sono i tuoi progetti
futuri?
Prima c’era una divisione più netta tra tv e cinema, ma ora non
è più così. Vedi Matthew McConaughey che ha appena
vinto un Oscar ma è stato fantastico in True
Detective. L’attore di qualità non fa più la distinzione
tra i media ma sui buoni copioni e buone storie. E questo voglio
fare io, voglio continuare a raccontare storie che mi appassionano
prima di tutto. Nel mio futuro c’è il sequel di Magic
Mike e con il cast siamo molto entusiasti di lavorare
insieme di nuovo. Mi piacerebbe fare ruoli complessi, sia film che
show. E ad esempio sto collaborando ad un progetto con la
HBO, un documentario sulla condizione delle
persone gay in Russia.
Hai intenzione di fare
qualche produzione per ragazzi, visto che hai dei
bambini?
Mi piacerebbe molto fare film per ragazzi, e a dire il vero sto
lavorando ad un film di animazione della
Dreamworks, insieme a Seth Rogen e Melissa
McCarthy: si intitola B.O.O.!
( ndr.B.O.O. (Bureau of Otherworldly Operations)
Come vivi la paternità?
Sto imparando più io dai mie figli, di quello che riesco ad insegnargli io. Il mio lavoro è essere il più presente possibile per loro, e proteggerli, ma non voglio mettergli le barriere. Voglio che crescano nel modo più libero possibile e con una mentalità aperta.
Si è tanto parlato di te
durante il casting di 50 Sfumature di Grigio, era una voce
fondata?
Onestamente non ho mai letto il libro ed ero lusingato che la
gente pensasse a me! Ma non avevo proprio idea di cosa stessimo
parlando.
Molti attori importanti,
come Brad Pitt e Leonardo DiCaprio si sono buttati anche sulla
produzione: c’è questa idea anche nel tuo futuro?
Sicuramente si. Meglio essere parte attiva dei lavori di cui
vuoi far parte e non stare ad aspettare che il telefono squilli.
Sono già due anni che collaboro con la produzione e nella scrittura
di White Collar.
Sappiamo che stai lavorando
su un progetto riguardante Montgomery Clift, come ti stai
preparando?
Ho letto la sua biografia, e ho visto quasi tutti i suoi film.
Ma quello che mi preme di più è che questo film rappresenti
Montgomery Clift nella sua autenticità e nella sua
grandezza. Quindi per me questo film è realizzabile solo con queste
premesse.
Cosa ne pensi delle scene
di sesso nei film e come ti approcci ad esse?
Per me il sesso nei film deve essere fondamentalmente
importante nella storia. Deve essere legato ad esso e non esserne
estraneo. Come nel pilot di White Collar volevano
che facessi yoga senza la maglietta,ma non me la sono sentita
perché non ne vedevo il punto nella storia. Alcuni attori rifiutano
totalmente il nudo, mentre altri si spogliano senza problemi. Per
me deve essere coerente con la storia.
Come decidi i
copioni?
In modo molto intuitivo. Si può scegliere in base a quello che
ti piace piuttosto che alla necessità di soldi, ma ad unn certo
punto della propria carriera secondo me si sviluppa un intuito
verso le storie giuste. Come il film Space Station
76 , un film molto piccolo, che forse non distribuiranno
in Italia, ma in cui io credevo molto e che ho voluto
interpretare.
Qual’è il personaggio che
hai amato di più interpretare?
Li ho amati tutti, ma credo che il personaggio di Felix in
The Normal Heart mi ha insegnato tanto e mi ha
aiutato a crescere sia come persona che come attore. Mi ha
avvicinato al pensiero che dobbiamo trarre il meglio dalla vita
quando possiamo.
TUTTE LE FOTO: [nggallery id=934]