Emozionatissima e con molta umiltà Stefania Sandrelli presenta il suo primo film che la vede come regista,accompagnata dalla figlia Amanda che interpreta la protagonista Cristina, Stefania inizia subito col raccontare come è nata l’idea del film.
Cercando alcuni libri in occasione del Natale, Stefania quasi
per caso lesse la biografia di Cristina da Pizzano e subito naque
l’idea. “Sentivo che il suo modo di rimboccarsi le maniche e di
affrontare quello che la vita le offriva, sia nel bene che nel
male, mi apparteneva, sentivo empatia per le sue decisioni a volte
giuste a volte errate, ma sempre vitali e appassionanti…Mi sono
sentita trasportata dentro le sue emozioni e le ho fatte mie”.
Stefania continua col dire che ha pensato ad un film fatto di
interni, che potesse riuscire ad esprimere la grazia, le passioni e
la forza di Christine. “Ho trovato in lei la forza e la
grazia tipiche femminili che ancora oggi le donne hanno ma che
spendono male, specialmente in Italia dove sembra che si stia
tornando indietro…Come è possibile che nel Medioevo è nata una
donna così forte e oggi invece la donna è solo merce di scambio?”
Così è nato il film, come confermato dalla stessa Amanda,
l’idea era quella di esaltare la condizione della donna nel
Medioevo, sopratutto di quelle donne che rimaste vedove erano
costrette a risposarsi oppure a farsi monache, quindi sottolineare
anche i conflitti del periodo e le condizioni di vita del popolo.
Un film con una protagonista protofemminista dove si vogliono
rivalutare le doti prettamente femminili di grazia, determinazione
e forza perse nei giorni nostri, infatti come dice Amanda: “ci
siamo adeguate a gestire il potere maschile perdendo quelle doti,
per riprenderci il nostro posto dobbiamo recuperarle”. Ovviamente
le difficoltà non sono state poche ma la stessa Stefania afferma di
avercela messa tutta, di aver fatto di tutto per realizzarlo al
meglio e di esserci riuscita grazie anche alla collaborazione e
disponibilità degli attori e a quella sensazione di grande famiglia
che si era creata sul set. Ad esaltare il lavoro svolto dalla
Sandrelli sono stati gli stessi attori, a partire da Alessandro
Haber, da Blas Roca Rey, da Roberto Herlitzka a Paola Tiziana
Crucioni, che hanno confermato come la determinazione e la
gentilezza di Stefania siano molto simili a quelli di Christine. Si
realizza così il sogno di Stefania Sandrelli che afferma: “io ne
farei altri cento di film, ma ora vediamo come va. Magari potrei
sempre ritrarre donne interessanti della storia, facendo film
brevi, semplici”.
Prodotto da Cinemaundici, Diva e RAI Cinema, realizzato con il
contributo della Regione Lazio e distribuito da 01 Distribution,
del film verranno create solo 20 copie in quanto secondo l’opinione
dei distributori se ne vuole difendere la tenitura e rispettare uno
spettacolo che non può, secondo loro, andare perso nei multisala
mangia film.