Venezia 74: incontro con Kirsten Dunst e Pilou Asbæk e le sorelle Mulleavy per Woodshock

Esordio cinematografico delle sorelle Laura Mulleavy, Kate Mulleavy, Woodshock è stato presentato a Venezia 74 nella sezione Cinema del Giardino, la parte della Mostra dedicata al cinema più sperimentale, rischioso, che però grazie ad eventi del genere riesce ad avere una vetrina internazionale.

 

Laura e Kate hanno portato il film al Lido, in compagnia degli attori protagonisti, Kirsten Dunst e Pilou Asbæk. Fondatrici del marchio di moda Rodarte, le due registe, che si sono cimentate anche con la sceneggiatura, hanno raccontato una storia dal sapore molto europeo, stando a quello che ci ha raccontato Asbæk, attore danese, ora molto noto per il suo ruolo di Euron Greyjoy in Game of Thrones (sì, ha letto lo script dell’ottava stagione), unico a non essere statunitense nel cast principale del film.

Il progetto nasce da molto lontano, dall’amicizia che le due registe hanno con Kirsten Dunst, che ha anche prodotto il film. Le tre donne si sono trovate subito in sintonia sulla storia e sulla sua messa in scena, che si ambienta prevalentemente nelle foreste secolari comprese nel Parco Nazionale di Redwood. Il luogo, insieme a i due attori, è il vero protagonista: un ambiente denso e vivo, ma oscuro. Per effettuare riprese all’interno del bosco le registe hanno infatti utilizzato attrezzatura a spalla, nessun cavalletto, neanche un elemento “umano” a contaminare la location antica e viva di vegetazione antica e oscura.

Pilou Asbæk in particolare ha raccontato che in una pausa delle riprese ha accompagnato la figlia piccola a fare una visita al parco nazionale, e quando era in quei posti così affascinanti un albero è crollato, generando delle vibrazioni simili a quelle di un terremoto, uno spettacolo naturale bello e terribile. Di questo fascino così primordiale risente anche il film.

Per la Dunst, quello di Therese, protagonista che cade in depressione dopo la morte della madre, il ruolo è stato simile a quello interpretato per Lars Von Trier, emotivamente destabilizzante allo stesso modo, anche se, a quanto racconta l’attrice, il set delle sorelle Mulleavy era più disteso, trattandosi di due donne che conosceva già come amiche. “Alla fine delle riprese, però, non avrei mai e poi mai pensato di dover interpretare di nuovo il personaggio.”

Ma come è entrato Pilou in un progetto al femminile portato avanti con così tanta passione e comunione? L’attore ha spiegato che è “saltato a pie’ pari” nel film. Dopo il miglior provino della sua vita per Money Monster di Jodie Forster (ruolo che poi non ha ottenuto) è entrato in contatto con Laura e Kate, che gli hanno offerto la parte vincendo una rischiosa scommessa. L’attore ha riconosciuto l’atmosfera e la qualità visiva europea del film, sentendosi subito a suo agio nella parte. Pilou incarna alla perfezione la controparte maschile di Kirsten Dunst, che in Woodshock assume una’apparenza eterea, da fata dei boschi, completamente in sintonia con Redwood.

Le Mulleavy non sono nuove del tutto al mondo del cinema, pur avendo esordito dietro la macchina da presa con Woodshock: sono state costumiste per Darren Aronofsky in Il Cigno Nero (occupandosi anche di moda, appunto) e dall’esperienza sul set hanno capito che volevano fare il passo ulteriore e dedicarsi al cinema in maniera completa.

Il risultato di questo desiderio realizzato, Woodshock, è uno strano ibrido che dalla videoarte passa al cinema sperimentale, regalando un massiccio bagaglio emotivo allo spettatore, lavorando sui silenzi dell’uomo e della natura.

- Pubblicità -