In Adèle e l’enigma del faraone uno pterodattilo prende vita da un uovo di più di 135 milioni di anni conservato nell’orto botanico della città. Un vecchio scienziato è riuscito a ridargli vita grazie ai suoi studi sulla vita oltre la morte.
A quest’uomo la bella Adèle Blans-sec consegnerà la mummia del medico personale di Ramses II per farlo rivivere e trovare un modo di guarire la sorella paralizzata a letto a seguito di un incidente di tennis. Fin qui tutto semplice se non fosse che lo pterodattilo semina il panico nella città e la polizia arresta lo scienziato come responsabile dell’atto di terrorismo. Questa è la premessa di Miss Adèle e l’enigma del faraone, ultimo film del regista francese Luc Besson, tratto dai fumetti del francese Jacques Tardi.
Adèle e l’enigma del faraone, il film

Si tratta di un personaggio, che se non nuovissimo per stereotipi, è sicuramente interessante e potrebbe diventare la protagonista di una serie fortunata dato il grande successo che il film ha avuto in Oriente e in Francia, oltre alla grande mole di materiale che Tardi ha dedicato alle sue avventure. Come al solito la traduzione italiana non rende giustizia al titolo, che in originale recita più o meno così: Le Straordinarie avventure di Miss Adèle. Confrontato con l’Enigma del Faraone, si ci chiede, a posteriori, cosa mai c’entri un enigma e un faraone che per la verità ha una parte piuttosto marginale anche se divertente nella storia. A tratti si ha l’impressione che Besson voglia far il verso ai film di Sommers, ma forse si tratta di una semplice eco degli stessi paesaggi e sonorità evocative di quei luoghi, che Luc Besson non può fare altro che ricreare dopo che ne La Mummia sono state così ben rappresentate. Adèle e l’enigma del faraone uscirà nelle sale italiane il 15 ottobre distribuito da Medusa.

