Marco Bellocchio torna al cinema, e alla Mostra del cinema di Venezia, con Bella Addormentata, un film corale sul dramma dell’eutanasia e sull’accanimento terapeutico mettendo in gioco la vicenda di Eluana Englaro ma relegandola ad un doloroso e significativo sfondo, dando spazio a tante piccole vicende private che hanno molto in comune con la vicenda pubblica, ma allo stesso tempo se ne distaccano raggiungendo una dimensione universale.

 

E’ chiaro che affrontare un tema così delicato, tirando in ballo una vicenda che ha scatenato nel bene e nel male l’opinione pubblica del Paese è un passo molto difficile. Bellocchio fa bene l’equilibrista esponendo nel racconto e attraverso le vicende private del personaggi, entrambe le posizioni (a favore e contro l’alimentazione e l’idratazione dei pazienti in stato di coma vegetativo) senza dare una risposta personale o risolutiva, che in un contesto così controverso sarebbe stata semplicistica. Tuttavia il film ha dei seri problemi di sceneggiatura, che soprattutto nei dialoghi trova i suoi momenti meno felici.

Bella Addormentata, il film

Bella Addormentata

In Bella Addormentata pollice in alto per Toni Servillo e Michele Riondino: il veterano sembra finalmente svincolato dalle sue performance impeccabili ma rigide e per la prima volta da Le Conseguenze dell’Amore risulta rilassato, a proprio agio in un personaggio, molto convincente, forse perché per la prima volta da molto tempo non porta da solo sulle spalle un intero film e questo probabilmente gli ha permesso di approcciarsi al personaggio con una scioltezza maggiore, che nel risultato finale si vede e si apprezza molto. Per quanto riguarda Riondino, il giovane attore ha fatto tanta strada rispetto agli esordi e si vede, continuando con questo film la buona serie che ha cominciato con Dieci Inverni.

Un po’ sotto tono invece la sempre ottima Alba Rohrwacher, che forse paga il fatto di non essere tanto adatta al ruolo assegnatole e non una sua mancanza professionale. Bellissimo il piccolo ruolo interpretato da Roberto Herlitzka che con freddezza e naturalezza e apparentemente molto gusto sbeffeggia la classe politica italiana.

La vera stella del film però è Maya Sansa: l’attrice si conferma non solo una delle migliori attrici in circolazione nel panorama europeo, ma soprattutto mostra una bellezza autentica, naturale ed estremamente seducente, che ammalia lo spettatore anche nel degrado del suo personaggio perduto. Nel cast del film anche la sempre elegante Isabelle Huppert, Gianmarco Tognazzi, Pier Giorgio Bellocchio e Brenno Placido. Bella Addormentata presentato al Festival di Venezia nella sezione Concorso uscirà domani 6 settembre nei cinema italiani, e chissà che non riservi qualche sorpresa al Lido.

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