Cambio tutto!, la recensione del film con Valentina Lodovini

Giulia è una donna che prende in mano la sua vita e la rivoluziona, eliminando tutte le relazioni che non la fanno sentire valorizzata.

Cambio tutto film 2020 recensione

Arrivato il 18 giugno su Amazon Prime Video, Cambio tutto! è la nuova commedia one woman show con Valentina Lodovini che, partendo da una condizione comune a molte donne nella società odierna, prova a offrire un riscatto, una vita d’uscita, un modo nuovo, diverso, indipendente di affrontare la vita e i problemi.

 

Cambio tutto! cerca di fotografare una realtà estremamente comune per molte donne lavoratrici, una condizione di vita che si basa sul preconcetto che la donna, nella coppia, nella società, nel lavoro, è l’essere paziente, sottomesso, docile, che abbraccia qualsiasi difficoltà con modestia e mansuetudine, arrivando a farsi mettere i piedi in testa. È così per molte donne che non riescono ad emanciparsi da questa situazione quotidiana, ed è così anche per Giulia, una bella quarantenne un po’ sciatta, non certo per volontà sua, ma per uno stile di vita che le impedisce di prendersi cura di sé come vorrebbe.

La donna deve essere generosa e mansueta: Cambio tutto!

Ha un compagno assente, pigro e supponente, che vive a casa sua e che si è portato dietro anche il figlio adolescente al quale si rifiuta di fare da padre e che Giulia prova ad aiutare come può; ha un lavoro in cui è brava, ma per il quale non è gratificata né da un punto di vista economico né umano, tanto che viene addirittura superata, per decisione aziendale, da una ventenne influencer che vorrebbe toglierle il posto; ha un’ossessione per il suo peso, nonostante sia una donna più che normale; ha amiche distratte e sorelle poco attente; ha vicini molesti e ogni giorno fa i conti con tutto questo da sola, mentre il mondo le rema contro. Fino al giorno in cui decide di dare una svolta alla sua vita, rivolgendosi ad un guru che le insegnerà a distruggere la sua vita e a costruirsene una nuova, in cui sarà lei artefice del cambiamento che vuole nel mondo.

Cambio tutto! percorre nella maniera più tradizionale possibile gli step della storia di formazione, solo che in questo caso non si tratta di un adolescente che diventa adulto, ma di una donna che prende coscienza di sé, del suo valore, del suo merito e della sua volontà, imparando a non subire, a non dipendere da uomini che non la valorizzano e non sanno starle accanto. Giulia dovrà urlare, lottare e sgomitare, ma per fortuna, sebbene in alcuni casi la sceneggiatura sia ai limiti della banalità, riesce sempre ad evitare l’isteria che tanto frequentemente dilaga in certo cinema italiano. La Lodovini è fin troppo bella e carismatica per interpretare la donna in difficoltà, sottomessa e mansueta, e per fortuna, da metà film in poi, esplode in tutta la sua femminilità.

Qualche cliché ma consapevolezza della storia

Punteggiato di cliché e qualche situazione non troppo originale, Cambio Tutto! riesce però a conservare una sua autenticità, soprattutto in alcune scelte e dialoghi nella parte finale del film, che mostra identità e consapevolezza della storia che si voleva raccontare e soprattutto chiarezza nel messaggio che si vuole consegnare: l’autodeterminazione è una conquista individuale.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
cambio-tutto-valentina-lodoviniPunteggiato di cliché e qualche situazione non troppo originale, Cambio Tutto! riesce però a conservare una sua autenticità, soprattutto in alcune scelte e dialoghi nella parte finale del film, che mostra identità e consapevolezza della storia che si voleva raccontare e soprattutto chiarezza nel messaggio che si vuole consegnare: l’autodeterminazione è una conquista individuale.