Film originale Disney+ e ennesimo reboot di PI che hanno avuto il loro momento di gloria nel passato relativamente recente, Cip e Ciop Agenti Speciali arriva sulla piattaforma il 20 maggio. Siamo di fronte a una bella sorpresa da parte della Casa di Topolino, perché se è vero che il film non spicca troppo per originalità, avendo come principale referente Chi ha incastrato Roger Rabbit?, si ritaglia una freschezza di concept alla base del processo creativo che, in epoca di idee e realizzazioni pigre, è un bene prezioso.
Cosa racconta Cip e Ciop Agenti Speciali?
Tra gli anni ’80 e ’90, Cip e Ciop Agenti Speciali ha avuto un successo travolgente, salvo poi finire, come ogni cosa bella. Lo sa bene Cip, che ha accantonato i sogni di gloria e si è adattato ad una rassicurante e tranquilla vita da assicuratore, ma lo sa bene anche Ciop, che però prende molto peggio la cosa. Dopo essersi rifatto in CGI, cerca di non perdere contatto con il mondo di Hollywood che tanto lo aveva fatto felice: partecipa alle Convention e continua a rincorrere sogni di gloria che sembrano sempre più lontani. Quando il loro amico Monterey Jack scompare, i due dovranno di nuovo fare squadra per ritrovarlo e forse, nel tentativo, riusciranno anche ad appianare vecchi rancori.
Cip e Ciop Agenti Speciali, originale Disney+, realizzato in tecnica mista e diretto da Akiva Schaffer è decisamente una sorpresa, innanzitutto perché è un continuo gioco metatestuale su Hollywood, sulla tendenza ai reboot copia-carbone, sulla disgregazione dei miti e sull’invecchiamento di icone che non sostengono il passare del tempo. Soprattutto il film mette alla berlina la ricerca ossessiva di quell’effetto nostalgia che ha costituito per buona parte l’ossatura della recente produzione della stessa Disney. Ebbene, lo studio con Cip e Ciop Agenti Speciali compie una specie di ammissione di colpa e offre allo spettatore di Disney+ una ventata di freschezza. Certo, il film di Schaffer non si inventa niente, dato che molti sono i precedenti illustri, tra cui il già citato il capolavoro di Robert Zemeckis, tuttavia riesce a spiccare per l’intenzione e la ricchezza con cui viene messo in scena e pensato.
Lo stesso utilizzo della
tecnica mista, animazione e live action, pur conferendosi a quanto
visto con
Space Jam: New Legend, è affrontato con una ricchezza
di sguardo che, pur lavorando sempre e solo con la CGI, mette a
confronto personaggi in 2D con altri realizzati con il pongo e la
stop-motion, creazioni in 3D, pessima motion-capture e computer
grafica, tutto che convive in armonia con il mondo in carne e
ossa.
Cip contro Ciop: due modi differenti di intendere la vita (e lo spettacolo)
Gli stessi protagonisti sono alfieri di due modi differenti con cui ci si approccia al mondo (e al mondo dello spettacolo, oggi). Da una parte c’è l’inseguimento della nostalgia a tutti i costi, il voler far rivivere qualcosa che non esiste più, solo per rintracciare un sentimento vecchio, come fa Ciop; dall’altra un disincanto sereno ma completamente privo di magia, che fa preferire una vita ordinaria e un lavoro stabile e noioso rispetto al passato di gloria, come accade a Cip. Il rifiuto a lasciar andare il passato, contrapposto all’altrettanto categorico atteggiamento di chi non vuole cambiare la sua natura per rendersi contemporaneo: da una parte gli eterni bambini che a 40 anni suonati giocano ancora con le spade laser, dall’altra i boomer, che alla stessa età non fanno altro che dire che “si stava meglio quando si stava peggio”. Nessuna delle due vie viene condannata, come a dire che a ognuno spetta la sua scelta e la sua misura, tuttavia l’unione delle due concezioni riesce poi alla fine a sconfiggere il cattivo, anch’esso metaforico.
Il villain di Cip e Ciop Agenti Speciali è il passato invecchiato male, che non si adatta più al linguaggio contemporaneo e che vuole storpiare ciò che di bello esisteva per raccontarlo nuovamente in forme distorte e rovinate. Anche questa scelta è assolutamente intelligente e sorprendente per un film dal quale, in partenza, forse non ci si aspettava assolutamente nulla.
Cip e Ciop Agenti Speciali è anche una vera e propria miniera d’oro di riferimenti, cameo, easter eggs e citazioni ad altri mondi, personaggi, storia, tanto che il film si dovrebbe guardare con carta e penna alla mano, per annotare tutti i volti noti e le citazioni che i nostri due scoiattoli si portano dietro. La Disney offre un’esperienza divertente e sorprendente, un lavoro di grande intelligenza e capacità di mettere a fuoco e raccontare l’industria, sempre strizzando l’occhio allo spettatore, sfidandolo a stare al passo.