HomeTutto FilmRecensioniCoupon – Il film della felicità: recensione del cortometraggio di Agostino Ferrente...

Coupon – Il film della felicità: recensione del cortometraggio di Agostino Ferrente con Pierluigi Bersani

Il cortometraggio sarà presentato al Torino Film Festival.

-

Depressione, solitudine, immobilità, routine: Coupon – Il film della felicità cortometraggio di Agostino Ferrente tocca tutti questi punti con semplicità e umiltà. Una Roma deserta fa da sfondo alla vicenda per giustificare l’immobilità di una città e dei suoi cittadini rimasti perché non possono permettersi la villeggiatura fuori porta. Uno di questi è Andrea, uno stralunato, solitario, individuo che vive la sua vita come se fosse un film in bianco e nero, dove si apre alle persone solo cantando. La sua quotidianità è fatta di routine: ogni mattina deve raggiungere il supermercato dove acquistare scatolette di tonno con cui accumulare punti che gli faranno vincere il misterioso “Coupon della felicità”.

La felicità rende felici? Coupon – Il film della felicità

Nel cortometraggio di Ferrente, presentato a Roma e che poi avrà il suo debutto ufficiale al Torino Film Festival, la felicità e le persone sono al centro di tutto. Andrea Satta, che interpreta Andrea, è anche autore della colonna sonora del film che si presenta al pubblico come un lungo e articolato videoclip musicale. Ad affiancarlo, il politico Pierluigi Bersani che interpreta sette ruoli diversi in dieci minuti: dal testimonial del manifesto dei coupon al rider delle pizze, passando per il fruttivendolo, cassiere e prete. “Penso che l’autoironia sia un meccanismo di salute mentale consigliabile a tutti”, queste le prime parole dette alla stampa durante la conferenza: “Mi è piaciuta l’idea di questo film, che credo rappresenti la realtà. Se c’è una possibilità di essere felici è solo nella relazione con gli altri”.

L’idea di Coupon – Il film della felicità è nata proprio per essere realizzato come un video clip ma “ci siamo lasciati prendere un po’ la mano”, afferma il regista. Alla fine il risultato è un film che mette al centro le persone con i loro demoni: Andrea è un solitario che ogni giorno vive la sua routine tra scatolette di tonno, a cui è allergico, e pubblicità che promettono felicità. Felicità che può arrivare in qualsiasi momento se solo racchiusa dalle persone che ti stanno intorno. Il fine ultimo rimane però quello di raccontare il vero, non i personaggi in quanto tali, ma le persone. Anche la scelta di far interpretare a Pierluigi Bersani (ora con dei baffi, ora con il pizzetto) tuttu personaggi diversi che fanno parte della quodianità di Andrea è sinonimo della società in cui viviamo che non si sofferma sulle persone dietro un bancone, e le vede tutte uguali a se stesse. Una riflessione sociale, mascherata da mini musicarello semi-muto.

Sommario

Una riflessione sociale, mascherata da mini musicarello semi-muto.
Lidia Maltese
Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.

Articoli correlati

ALTRE STORIE

Una riflessione sociale, mascherata da mini musicarello semi-muto.Coupon – Il film della felicità: recensione del cortometraggio di Agostino Ferrente con Pierluigi Bersani