Festa di Roma 2015: Sport recensione del progetto che unisce Israele e Palestina

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Alla Festa del Cinema di Roma è arrivato un bel progetto cinematografico che unisce i due mondi in conflitto di Israele e Palestina. Sport è stato presentato in selezione ufficiale ed è composto da 5 corti realizzati da 4 giovani registi (di cui due di soli 26 anni), sotto la direzione artistica di Yael Perlov, che figura anche tra i produttori. I registi sono stati invitate ad esprimersi sul tema della Sport con documentari o fiction e quello che ne esce è una visione su più punti di vista su cosa rappresenta lo sport in Palestina e Israele.

 

Sport arriva come secondo atto dopo Water, altro progetto composto da corti, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2012 e aiuta a capire meglio la realtà di quelle terre così lontane che conosciamo solo per la guerra.

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Ahmad Barghouthi firma Blue Eagles, la vera storia di un padre che ha creato una squadra di calcio con i suoi 12 figli, che non solo gareggia nella Palestina Cup ma riesce anche ad aiutare finanziariamente il villaggio. Ma è sicuro di grande ispirazione il suo secondo corto (Barghouti è l’unico con due lavori in Sport) Woroud, documentario sulla vita di Woroud Sawalha, la prima ragazza a competere per la Palestina alle Olimpiadi di Londra 2012: a soli 22 anni è un esempio per tutte le donne, a partire dalle ragazze che allena e che si sentono sicure di poter seguire il loro sogno grazie a lei. Ultimo documentario, Jisr Boys di Matan Gur: il regista segue la vita di tutti i giorni di una famiglia nel paesino Jisr a-Zarka dove l’unico svago è il mare con la pesca e il surf. Ziva and Amal di Tal Oved immagina una situazione di amicizia in prigione, tra le mura della cella e l’unico svago, la lezione di yoga. Mentre Just a Man di Lily Sheffy Rize, racconta in fiction una storia vera di cronaca dove la polizia israeliana ha il compito di riportare in Palestina un clandestino senza nome e malato, tutto questo durante un’importante partita della Israel football Cup.

Sport è un progetto ambizioso che unisce registi e operatori per una libertà creativa che va ben oltre il conflitto. Sport offre uno sguardo su due paesi che noi conosciamo solo attraverso i telegiornali mostrandoci che anche quei popoli hanno sogni, passioni e voglia di stare insieme. I quattro punti di vista ci aiutano ad avere un quadro completo della situazione e ci dimostrano che c’è tanta voglia di fare nell’ambito cinematografico israelo-palestinese.

Sommario

Un progetto interessante che unisce Israele e Palestina sia dietro al camera che davanti alla camera con la passione comune dello Sport.
  • Per saperne di più su:
  • RFF10
Serena Concato
Serena Concato
Faccio parte della famiglia di Cinefilos dal 2013 per cui scrivo, intervisto e recensisco. Mi appassiona tutto lo star system, dai red carpet ai gossip, fino a sapere vita, morte e miracoli delle celebrities! Amo viaggiare e il mio desiderio più grande è trasferirmi a LA!

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