Hercules - Il Guerriero

Brett Ratner riporta sullo schermo il personaggio di Hercules, accantonandone per un attimo il mito, per dirigere una storia divertente e curiosa. Hercules: il guerriero prende spunto dalla graphic novel di Steve Moore, Hercules – The Tracian Wars, mostrandoci il protagonista negli anni successivi al compimento delle dodici fatiche, alla testa di un gruppo di caratteristici mercenari. L’ultimo incarico arriva dalla Tracia, dove il re Cotys ha bisogno di Hercules per addestrare e guidare l’esercito contro il signore della guerra Reso, ma non tutto è come sembra.

 

Riportare il personaggio di Hercules al cinema, rendendolo facilmente riconoscibile rispetto ai predecessori, quelli della tradizione dei peplum italiani degli anni cinquanta e sessanta e dell’ultimo Hercules – La Leggenda ha inizio di Renny Harlin. La consapevolezza del compito è vivida nei fotogrammi che il regista monta senza attimi di respiro, scandendo un ritmo frenetico con l’unico scopo di intrattenere e divertire il pubblico, accompagnando l’azione con battute dal sapore ironico e tagliente. Il tono si mostra ancor più chiaro nel modo in cui il mito è trattato. Ratner non si perde nella celebrazione della leggenda, ma ci gioca, se ne fa beffe, prende in giro con ironia la storia e il personaggio.

Un aiuto alla sceneggiatura di Hercules: il guerriero arriva proprio dall’interprete, Dwayne “The Rock” Johnson, carismatico e particolarmente tagliato per il ruolo, punto di forza di una sceneggiatura che senza l’adeguato apporto degli attori avrebbe mostrato tutte le pecche della scrittura e della caratterizzazione dei personaggio minori, come il Re Cotys e il poco credibile rivoluzionario Reso. Sono Johnson e compagni del cast a reggere il film, in particolare la compagnia dei mercenari, tra i quali spiccano Rufus Sewell e uno spassoso Ian McShane, nei panni del veggente Anfiarao, sicuramente il personaggio più spiritoso della pellicola.

Se il cast rappresenta il punto di forza di Hercules: il guerriero, alcuni appunti possono essere mossi sulle scene di battaglia di massa, poco curate e approssimative, forse nell’intento di focalizzare l’attenzione sui protagonisti, e sulla svogliatezza con cui gli antagonisti sono caratterizzati, incapaci di far da contraltare al personaggio di Hercules e ai suoi compagni. Effettivamente un antagonista credibile e bilanciato con i characters positivi avrebbe assicurato al film un plus non indifferente.

Hercules: il guerriero è una pellicola imperfetta, sicuramente non assimilabile tra gli imperdibili della stagione, ma al netto dei difetti il giudizio può essere considerato positivo rispetto alle attese. Brett Ratner si pone un unico obbiettivo, intrattenere e divertire il pubblico, ampiamente raggiunto. La narrazione procede veloce, a un ritmo forsennato che non annoia mai, scandito da un copione carico d’ironia. Intrattenimento puro, niente di più, niente di meno.

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