Oltre i confini del male – Insidious 2: recensione film di James Wan

Oltre i confini del male - Insidious 2

Ritorna al cinema il regista di Saw, James Wan con la sua nuova creatura, l’atteso sequel Oltre i confini del male – Insidious 2, dove torna a raccontare della famiglia Lambert con la stessa verve di un tempo, in attesa di vederlo alle prese con racconto più sobrio nel franchise di Fast and Furious 7 che è attualmente in lavorazione.

 

Oltre i confini del male – Insidious 2 racconta quindi della famiglia Lambert che ha cambiato per l’ennesima volta casa, per dimenticare ciò che è successo due anni prima, che ha segnato il loro momento peggiore. Sembra tutto dimenticato, ma la signora velata vuole possedere Josh Lambert ancora una volta e dovrà essere per forza fermata..

Oltre i confini del male – Insidious 2 (com’è ormai consuetudine nei film di James Wan) parte subito forte con un ritmo incalzante e un prologo ricco di suspense e tensione, dove ritroviamo sin da subito la storica famiglia Labert. Ma Insidious 2 ha forse un pregio piuttosto raro nel franchise di questo genere: ovvero che l’opera è completamente fruibile a tutti coloro che non hanno visto il primo capitolo, grazie soprattutto ad un’autonomia narrativa piuttosto indipendente.

Di conseguenza, la macchina da presa si muove su un impianto narrativo che è tipico delle storia di fantasmi (Ghost story) costruite con stilemi atti ad doc per far sobbalzare lo spettatore, e Wan ci riesce facilmente a più riprese, grazie anche ad un abile e sapiente uso dei movimenti di macchina che sono tipici del cinema del regista malese naturalizzato australiano. Tuttavia, quello che invece convince meno è il costrutto narrativo della drammaturgia del film, che se da un lato ricalca tutta la struttura tipica del genere, dall’altro, man mano che la storia si evolve, prosegue verso una deriva inevitabile, fatta di non sense,  momenti al limite del ridicolo e d’incongruenze sfacciate; tutti elementi che però sembrano importare poco al cantastorie Wan. Purtroppo tutto questo limitano il potenziale narrativo e visivo della storia che in ogni caso rimane di buona fattura, comprese le performance del cast. Bravi sono gli interpreti, a cominciare dal protagonista Patrick Wilson, efficace paranoico papà allo sbando, fino ad arrivare ai vari Leigh Whannell, Angus Sampson e Lin Shaye, tutti piuttosto credibili nei loro panni.

Quindi, anche se fatto di anelli deboli, Oltre i confini del male – Insidious 2 è pieno di momenti da brividi e di una tensione tagliente che di certo farà la gioia degli appassionati che non si annoieranno nel vedere l’ennesimo film di un regista che si conferma tra i più sicuri e prolifici dell’industria del terrore.

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Francesco Madeo
Laureato in Scienze Umanistiche-Cinema e in Organizzazione e Marketing della Comunicazione d'Impresa è l'ideatore di Cinefilos.it assieme a Chiara Guida e Domenico Madeo.
i-confini-del-male-insidious-2-recensione-film-james-wanOltre i confini del male - Insidious 2 è pieno di momenti da brividi e di una tensione tagliente che di certo farà la gioia degli appassionati che non si annoieranno nel vedere l’ennesimo film di un regista che si conferma tra i più sicuri e prolifici dell’industria del terrore.