Il concerto – Un direttore d’orchestra allontanato dal suo lavoro per aver difeso i suoi musicisti ebrei durante la seconda guerra mondiale, è ridotto a fare le pulizie nello stesso teatro che un tempo lo osannava ad artista indiscusso. Si presenterà a lui una sola occasione di realizzare il suo sogno, tornare a dirigere la sua orchestra e ritornare allo splendore della musica. Radu Mihaileanu acclamato regista di Train de vie, ritorna con una storia forte e commovente, che diverte ed emoziona, eccezionale.
Il concerto – Mihaileanu si conferma un capace narratore per immagini, sia dal punto di vista del linguaggio, sobrio e contenuto, sia per la storia, l’umanità e la freschezza con cui racconta questa storia di sofferenza e riscatto.
I personaggi, tratteggiati con poche linee guida che ne caratterizzano la provenienza e gli stereotipi, si mescolano in questo colorato spaccato di umanità : gli ebrei praticanti sono gentili, ma attenti al profitto e al commercio; i russi veraci allegri e dediti alla bottiglia; gli zingari confusionari ma con una grande dote innata per il ritmo e la musica; i comunisti più radicali ancora sognatori ed idealisti. Una parodia sociale costruita magistralmente, un’armonia di realtà e creature diverse che nella musica, nel concerto di Tchaikovsky per violino ed orchestra, trovano il loro riscatto, la speranza di una ritrovata dignità e realizzazione personale.
Il concerto – Mihaileanu si conferma un capace narratore per immagini
Il regista si fa in mezzo ai personaggi, magistralmente interpretati, e ne scova paure e difetti, doti e ambizioni, aggiungendo addirittura una punta di mistero che alla fine si rivela un saldo legame umano, una ritrovata felicità , un’ottimismo senza retorica che pervade come un dolce velo la storia così come la musica dona espressività ed emozione ad un epilogo forse improbabile ma ben costruito e potente.
Come pochi film Il concerto riesce a far piangere e ridere allo stesso tempo regalando due ore di cinema così come dovrebbe essere: divertente, emozionante, impegnato ma soprattutto poetico nella sua semplicità , un difficile equilibrio che Mihaileanu riesce a raggiungere nella sua pienezza.
Presentato nella Selezione Ufficiale fuori concorso a Roma, Il concerto è senza dubbio una delle migliori pellicole viste all’Auditorium nell’anno 2009.