Il viaggio leggendario, la recensione del film con i DinsiemE

La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo degli youtubers, i quali vantano ben 1,7 milioni di iscritti sul loro canale

Il viaggio leggendario recensione film

Prima c’era la tv. Rai Gulp, Disney Channel, Nickelodeon. Reti traboccanti di storie, programmi educativi, cartoons, telefilm per ragazzi. Era solo davanti a quegli schermi che i più piccoli riempivano il loro tempo. Adesso, invece, c’è anche YouTube, con personaggi e format tutti da scoprire. I canali di intrattenimento online per bambini sono nati in parallelo al progresso di internet, diventando un altro bacino attraverso cui inebriarsi di racconti fantasiosi e divertenti giochi.

 

L’approccio al pubblico junior, in tal caso, è per certi versi perfino più diretto e il cinema, che cerca di stare al passo con i tempi sviluppando nuove narrazioni, ha intercettato (quasi) subito questa modalità di fruizione, decidendo di trarne qualche vantaggio. E così, passando da un medium piccolo come lo schermo televisivo o il computer ad uno molto più grosso come quello del grande schermo, questi nuovi protagonisti – gli youtubers – sono riusciti ad ampliare il loro vasto e variegato mondo.

Il caso box office di gennaio dell’ultimo film dei Me contro Te nati dall’estro di Luì e Sofì, che ha visto un superamento di Avatar – La via dell’acqua a livello di incassi, ha fatto molto riflettere sulla direzione presa dal cinema italiano. Il quale sta sperimentando nuove strade per permettere all’industria di prendere una bella boccata d’aria e, in qualche modo, risollevarsi. E chissà se Il viaggio leggendario, primo film dei famosi youtubers DinsiemE, non ne ripeterà l’evento, rallegrando il nostro botteghino. La pellicola, diretta da Alessio Liguori, è tratta dall’omonimo libro dei due protagonisti, Erick Parisi e Dominick Alaimo, e sarà nelle sale cinematografiche dal 23 marzo.

Il viaggio leggendario, la trama

È una serata di pioggia. I DinsiemE (Erick Parisi e Dominick Alaimo) stanno dormendo sul divano, quando sentono bussare alla porta. È un postino (Herbert Ballerina) che consegna loro un misterioso pacco, dentro il quale la coppia trova un videogioco intitolato “Il viaggio leggendario”. Decidono così di provarlo, ma non appena lo avviano ne vengono risucchiati dentro. Approdati a Leggendaria, i DinsiemE saranno separati e dovranno affrontare una serie di livelli per poterne uscire fuori. Compito del duo sarà sconfiggere il Dottor Giniu, fratello del Dottor Timoti, il quale vuole impossessarsi dei tre amuleti dei Regni di Camelot, Atlantide e Diamante per poter essere l’unico regnante.

Un film dal target specifico

Il viaggio leggendario è un film che ben conosce il pubblico di riferimento. Per quanto possa apparire una pellicola per famiglie, è in realtà costruito con un linguaggio che solo lo spettatore infantile può decodificare. La recitazione dei protagonisti è caricaturale ma semplice, rimane invariata rispetto al suo format digitale, adatta per comunicare ai bambini e a loro soltanto. Tale approccio permette ai piccoli spettatori di interfacciarsi con una narrazione in cui già si riconoscono e amano, e che consente loro di vivere le stesse emozioni ma in maniera molto più amplificata e suggestiva. Alessio Liguori, con una regia basica e colorata, costruisce sullo schermo un mondo fantasioso e magico, in cui far rivivere al pubblico – come lui stesso dice – sia la scoppiettante storia dei Dinsieme che l’avventura dei parchi tematici. Sfruttando i paesaggi meravigliosi del Bel Paese, vengono rappresentati i Tre Regni di Leggendaria, Camelot, Atlantide e Diamante, in cui il frizzante duo si muove per superare i livelli del videogioco in cui è finito.

Buono persino il bilanciamento fra effetti meccanici e digitali, i quali restituiscono una composizione visiva tipica delle pellicole amate dal regista, da Star Wars a Ritorno al futuro. Anche la scrittura dei dialoghi rimane fedele ai contenuti presenti sul web, con quella giusta dose di ironia fanciullesca in grado di sviluppare molti momenti di divertissement. A cui si alternano, mai smorzando i toni ludici della pellicola, attimi di riflessione sull’essere se stessi, sullo scoprirsi insieme e tendersi la mano. Un argomento che calza a pennello considerato il target in erba a cui si rivolge. Il motto di Erick e Dominick “l’unione fa la forza” diventa così il cuore pulsante dell’intera opera. Partendo dalla scoperta di sé e delle proprie abilità, dall’affrontare paure e insicurezze, i protagonisti si ricongiungono verso la fine per affrontare insieme, con più consapevolezza e tenacia, i villain di Leggendaria.

Il viaggio leggendario, grazie alla sua freschezza e vivacità, riesce dunque a veicolare messaggi importanti in modo chiaro ed elementare, non sfociando mai nella noia e risultando sempre ben leggibile allo sguardo dei bambini. Un prodotto confezionato con sapienza per chi dall’altra parte lo fruisce, il cui ritmo serrato mantiene alta l’attenzione e il coinvolgimento. Non sorprenderebbe, quindi, se schizzasse in cima alla classifica delle pellicole più viste già al primo weekend di proiezioni.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Voto di Valeria Maiolino
Articolo precedenteJustice League Dark: il regista di M3GAN rivela la trama del suo film mai realizzato
Articolo successivoShazam! Furia degli Dei: Zachary Levi dà la colpa dell’insuccesso al marketing e ai fan tossici
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.
il-viaggio-leggendarioAlessio Liguori confeziona un prodotto fresco e vivace, che ha ben chiaro il suo target di riferimento, i bambini. Un film che, oltre a veicolare importanti messaggi come la scoperta di se stessi, sa ben coniugare la contemporaneità dei videogiochi e l' “arcaicità” dei miti e delle leggende.