Jackpot! recensione del film di Paul Feig con Awkwafina e John Cena

Disponibile su Prime Video.

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Con l’arrivo su Prime Video di Jackpot!, il regista Paul Feig cambia la formula delle commedie d’azione, realizzando un film ad alta intensità di acrobazie in cui non sono le battute demenziali nel corso dell’azione che fanno ridere (o ci provano, almeno), ma è l’azione stessa che genera divertimento. A guidare questa rocambolesca avventura ci sono l’irresistibile Awkwafina accompagnata da un insolito partner, ovvero l’ex wrestler John Cena che è capace di affrontare una stanza piena di sicari con la sua co-star legata alla schiena.

 
 

Jackpot!, la trama

Perché le persone stanno cercando di uccidere Awkwafina? Jackpot! chiede al pubblico di accettare una premessa intelligente ma illogica su un radicale cambiamento delle regole della lotteria della California. Nell’anno 2030, il biglietto vincente ha un prezzo: i soldi sono tuoi solo se riesci a rimanere in vita fino al tramonto. Nel frattempo, i vincitori devono destreggiarsi in un Hunger Games improvvisato per le strade di Los Angeles, in cui chi riesce a uccidere il legittimo vincitore, vince in premio il suo jackpot, appunto. Nel disperato tentativo di sopravvivere alle orde dei cacciatori di jackpot, si allea a malincuore con un agente dilettante, preposto alla protezione della lotteria, Noel Cassidy (John Cena), che farà di tutto per farla rimanere in vita fino al tramonto in cambio di una parte del premio. Tuttavia, Noel dovrà vedersela con il suo astuto rivale Louis Lewis (Simu Liu), anche lui determinato a riscuotere a tutti i costi la ricompensa di Katie.

L’idea di partenza è più o meno l’unica che il film riesce a offrire e si fonda soprattutto su una inedita alchimia trai due protagonisti, accompagnati anche da un Simu Liu in grande spolvero. Lungo tutta la storia e la sceneggiatura firmata da Rob Yescombe e portata sullo schermo da Feig scorre una satira più pungente, al mondo di Hollywood e in particolare all’ossessione americana per il desiderio di diventare ricchi e famosi a tutti i costi. Stranamente, Katie non vuole né l’uno né l’altro. Non ha comprato il biglietto, ma lo ha trovato in un paio di pantaloni improbabili presi in prestito. 

Due comicità diverse che si completano

La regia di Feig e la comicità di Jackpot! richiedono un tipo di comicità principalmente fisica, molto distante da ciò che Awkwafina ha sempre dimostrato di saper fare bene. Nonostante questa difficoltà concettuale, l’attrice si rivela sorprendentemente all’altezza del compito e offre un piacevole contrasto con il personaggio di Cena che, avvezzo a un determinato tipo di acrobazie e di intrattenimento, entra con grande facilità nei panni di Noel Cassidy. La sua prestanza fisica, come ormai abbiamo visto in diverse occasioni, non oscura la sua vena comica.

Il segreto del casting

Dopo il successo di Le Amiche della Sposa, tredici anni fa, Paul Feig ha collezionato una serie altalenante di progetti, tra top e flop, e questo lo ha spinto a giocare con i genere e a provarne diversi fino a codificare un suo linguaggio umoristico distintivo che prende moltissimo in prestito dal suo primo grande successo e che si riversa in gran parte in questo film, che però fa a meno della brillante sceneggiature del film con Kristen Wiig.

Parte di questo linguaggio umoristico è reso plausibile proprio dal cast, che è stato scelto per lui da quella Allison Jones che ha “visto nascere” anche attori del calibro di Seth Rogen e Melissa McCarthy. Una garanzia che ha messo insieme un cast vario e irresistibile, dall’insensibile/omicida host di Airbnb di Katie (Ayden Mayeri) al losco leader della Lottery Protection Agency (Simu Liu), che sta cercando di rubare il compenso di Noel per sé. Arruola persino Machine Gun Kelly, che si dimostra sportivo e autoironico nell’interpretare una versione di se stesso pronta per la panic-room.

Pur essendo una commedia prevedibile, Jackpot! scommette tutto sui suoi protagonisti e finisce per essere uno di quei film in cui si capisce che gli attori hanno provato decine di battute e il montatore ha scelto le migliori, anche se i titoli di coda ricchi di scene tagliate suggeriscono che spesso esistevano opzioni più divertenti. Il film si basa sull’improvvisazione e in questo trova il suo punto di maggiore forza, soprattutto grazie ai suoi protagonisti.

Sommario

Il film si basa sull'improvvisazione e in questo trova il suo punto di maggiore forza.
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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