la famiglia fangI coniugi Caleb e Camille Fang sono una coppia di artisti performativi d’avanguardia, protagonista fin dai primi anni ‘70, assieme ai figli Annie e Baxter, di incredibili happening “dal vero” caratterizzati da scherzi pubblici d’ogni sorta e spesso di cattivo gusto, opportunamente registrati in modo da conservare l’autenticità delle reazioni degli ignari spettatori. Passati gli anni i due enfants prodiges, divenuti rispettivamente una sregolata attrice di second’ordine e un giornalista di provincia con mancate aspirazioni letterarie, si ritrovano uniti in seguito all’improvvisa e apparentemente tragica sparizione dei genitori. Subito però i dubbi iniziano a serpeggiare: si tratta davvero di una tragedia oppure dell’ennesima performance inscenata di tutto punto per rivitalizzare l’interesse del pubblico?

 

La Famiglia Fang: trailer italiano con Nicole Kidman

Cinico, divertente, profondo e a tratti persino inquietante. Questo è il ritratto migliore con cui dipingere le mille sfumature che si stratificano, inquadratura dopo inquadratura, all’interno de La famiglia Fang, intelligente e atteso adattamento dell’omonimo romanzo cult firmato nel 2011 da Kevin Wilson capace di condensare in un unico grottesco modello familiare le disfunzionalità e i gli eccessi del postmoderno, agendo con quel giusto tocco di surrealtà e parossismo che ben vengono ricreati e amplificati dalla sceneggiatura del premio Oscar David Lindsay-Abaire e dalla scanzonata regia/interpretazione di Jason Batenam, arguto a sufficienza sia dietro che davanti la macchina da presa. Forte dalla grande libertà creativa offertagli dalla partner Nicole Kidman – qui nelle vesti di co-protagonista e produttrice con la sua Blossom Films –  Batenam traduce in forma filmica il dilemma esistenziale di un aggregato familiare in cui i due capifamiglia, in particolare il patriarca Caleb splendidamente interpretato da un camaleontico Christopher Walken, mostrano grande ambiguità in ogni loro pensiero e azione, pronti a sacrificare il decoro pubblico e l’integrità dei legami affettivi in nome di una forma d’arte estrema e rivoluzionaria. Servendosi della poliedrica fotografia di Ken Seng ottenuta mediante numerosi formati video a cavallo fra analogico e digitale che accompagnano l’evoluzione estetico-narrativa nel corso di oltre quattro decadi, la pellicola segue i binari del dramedy e li fonde con sporadiche venature thriller che sconfinano nel mystery, soprattutto in concomitanza con il dubbio circa la sorte dei due strambi artisti che si configura come oggetto ossimorico di unione-divisione tra fratello e sorella, due entità cresciute sull’onda dei residui di una fama involontaria rivelatasi più che mai distruttiva. Liberando appieno il talento malinconico di Batenam e sprigionando la tensione attoriale di una Kidman d’altri tempi, La famiglia Fang pare una copia-carbone a stelle e strisce della migliore commedia all’italiana, grazie alla sua straordinaria capacità di unificare su di un’unico fotogramma riso, pianto e tanta, tanta amarezza.La famiglia Fang

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