La ragazza ha volato: recensione del film scritto dai fratelli D’Innocenzo

Il 23 arriva in sala La ragazza ha volato, film diretto da Wilma Labate, sceneggiato dai fratelli D'Innocenzo e girato a Trieste.

Presentato a Venezia nella sezione Orizzonti Extra, il film di Wilma Labate La ragazza ha volato il 23 giugno arriva in sala anche per il grande pubblico. Trieste, un’adolescente solitaria violata e una serie di carenze affettive sono i protagonisti della sceneggiatura scritta da Labate insieme ai fratelli d’Innocenzo.

 

La sinossi di La ragazza ha volato

Nadia (Alma Noce) è una sedicenne di Trieste che studia all’istituto alberghiero. È una ragazza solitaria e, durante uno dei suoi vagabondaggi pomeridiani in giro per Trieste, incontra un ragazzo più grande che la invita a fare una passeggiata fino alla casa dello zio. Il giovane, apparentemente gentile, si rivela presto tutt’altra persona e l’incontro tra i due sfocia presto in uno stupro. Le conseguenze del rapporto violento subito da Nadia le stravolgeranno la vita, offrendole però anche una via d’uscita dalla sua solitudine.

La protagonista ipnotica di La ragazza ha volato

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Alma Noce è un’attrice eccezionale. Oltre alla bellezza della ragazza, l’intensità delle espressioni del volto sono ciò che dà carattere al personaggio di Nadia. Dopo averla vista interpretare la controparte adolescente di Micaela Ramazzotti ne Gli anni più belli (Gabriele Muccino), Alma Noce ha ottenuto un meritatissimo ruolo da protagonista ne La ragazza ha volato. Gli occhi di Nadia dicono molto di più delle sue poche battute e, potentemente, esprimono alla perfezione gli stati d’animo della ragazza.

Nadia infatti parla poco, ”tiene tutto dentro” come dice sua madre. La solitudine della ragazza però non è infrangibile: come spesso accade agli adolescenti,  l’atteggiamento a tratti scorbutico di Nadia nasconde in realtà una necessità profonda di affetto e di considerazione, sentimenti che le vengono costantemente negati. A peggiorare la situazione arriva l’incontro con il ragazzo violento: l’unico a darle attenzioni lo fa nel modo peggiore possibile.

Una rappresentazione senza filtrila ragazza ha volato recensione film

La violenza subita da Nadia viene mostrata senza troppe censure e filtri. Wilma Labate sceglie di seguire passo a passo l’esperienza traumatica che vive la protagonista di La ragazza ha volato. La scelta è consapevole e lecita. Non solo la narrazione permette di empatizzare con il personaggio protagonista, ma contiene anche una critica ad un tema trattato ancora troppo poco in Italia. Quanto viene mostrato è realistico, purtroppo: Nadia rappresenta un’adolescente come tante che vive un’esperienza traumatica e non trova negli altri l’empatia necessaria per rendersene conto fino in fondo.

La cinepresa – nella scena cruciale come in tutto il film – è abbastanza acritica e distaccata. L’intensità drammatica del lungometraggio scaturisce dai fatti che si manifestano davanti all’inquadratura. L’utilizzo dei campi lunghi e di punti di vista laterali dona realismo e rende bene la solitudine del piccolo – in termini di età come di spazio occupato nelle immagini – personaggio protagonista de La ragazza ha volato.

Lo zampino dei fratelli D’Innocenzo

Si coglie chiaramente la presenza dei fratelli D’Innocenzo ne La ragazza ha volato. Gli autori della sceneggiatura, registi di America Latina Favolacce, portano al film di Wilma Labate quelle tinte grigie e sciatte della periferia a loro ben familiari. Questa volta non siamo a Roma ma a Trieste, una città tanto pulita e ordinata quanto algida.  E, questo contesto, riflette l’atteggiamento dei personaggi.

La ragazza ha volato è un film che racconta una storia forte e vera, fatta di volti autentici, contesti semplici e esperienze tragiche. È un dramma realistico perché mostra tutte le fasi legate ad un trauma: la vita prima, lo shock subito dopo e la ripresa nel lungo termine. In questo senso, il lungometraggio è anche un racconto di formazione che vuole offrire, come si può intuire dal titolo, una speranza per la realtà periferica e per gli adolescenti.

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RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Ferretti
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la-ragazza-ha-volato-fratelli-dinnocenzoLa ragazza ha volato è un film che narra una storia forte e vera, è un dramma realistico perché mostra tutte le fasi legate ad un trauma. Il lungometraggio è anche un racconto di formazione che vuole offrire, come si può intuire dal titolo, una speranza per la realtà periferica e per gli adolescenti.