La vita facile di Lucio Pellegrini è una commedia che scava nella profondità caratteriale dei due protagonisti, due borghesi che hanno deciso di vivere in maniera completamente differente la loro professione e di conseguenza la loro vita. Mario è l’italiano medio, e come dice Favino stesso “C’è un Mario Tirelli in tutti quelli che parcheggiano in doppia fila, in quelli che si accodano alle ambulanze per sfruttare la scia, in quelli che se non chiedi fattura sono 30 euro di meno, e che se vuoi la visita in ospedale è fra sei mesi, a studio privato fra un’ora”. Luca invece ha preso una strada completamente diversa: ha abbandonato questo mondo per ricercare una nuova dimensione di sé, a livello professionale e umano, e quale posto migliore dell’Africa?

 

La vita facile  è la vita vissuta da Mario, (Pierfrancesco Favino) medico di una lussuosa villa privata, residente nel centro di Roma, sposato con una donna, Ginevra (Vittoria Puccini), invidiata da tutti, persino dal suo migliore amico. L’amico in questione si chiama Luca (Stefano Accorsi), medico anche lui, ma che svolge la sua professione in Africa e la sua non è una vita facile. Queste due vite s’incrociano, un giorno, quando Mario dopo dodici anni, decide di andare dal suo amico Luca in Kenya, perché vuole ritrovare se stesso e il senso della vita che forse ha smarrito nel lusso e nel benessere. Da quel momento in poi la loro vita subisce radicali cambiamenti, alcuni positivi, altri totalmente inaspettati; il peggio arriva quando Ginevra, stufa di stare sola a Roma ad attendere il marito, decide di raggiungerli in Kenya. Luca, che aveva abbandonato l’Italia, non solo spinto dalla vocazione, ma anche dall’amore e dalla sofferenza che provava a vedere Ginevra insieme a Mario, ne è sopraffatto e l’invasione della donna rompe inevitabilmente il suo equilibrio.

Lucio Pellegrini ha diretto un buon film che probabilmente è migliore anche grazie alla sua principale ambientazione: il Nord del Kenya che con i suoi scenari immensi, assume il ruolo di co-protagonista del film. Per il resto è una commedia che scorre ma senza particolari eccellenze, divertente grazie al modo spontaneo e rozzo con cui ha recitato Favino, al quale vanno i principali meriti della riuscita del film. Lo stesso vale per il personaggio di Stefano Accorsi, assolutamente sincero nella sua sensibilità verso una professione che ultimamente assomiglia troppo a quella meccanica e utilitaristica svolta dall’amico. Il personaggio che interpreta Vittoria Puccini invece è poco simpatico, inadeguato, a tratti vuoto.

Il film uscirà nelle sale italiane il 4 marzo 2011 ed è stato prodotto dalla Fandango in collaborazione con Medusa Film, Sky Cinema e Apulia Film Commission.

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