Le amiche della sposa, il film di Paul Feig con Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne e Melissa McCarthy.
In Le Amiche della Sposa Annie (Kristen Wiig) trentenne presa nel vortice della vita, impelagata in storie con uomini immaturi, con alle spalle il fallimento di una pasticceria nella quale aveva investito tutti i suoi soldi ha una migliore amica, Lillian (Maya Rudolph), con cui è cresciuta, che le annuncia le sue prossime nozze e le chiede di essere la sua damigella d’onore.
Le Amiche della Sposa, la trama
La damigella d’onore, negli Stati Uniti, è un affare serio, visto che è sua l’organizzazione della festa di addio al nubilato e la scelta dei vestiti delle altre damigelle. A mettere i bastoni tra le ruote ad Annie è un’altra delle prescelte, moglie di un collega del futuro marito di Lillian, Helen, Rose Byrne, che vuole assolutamente prendere il suo posto come amica del cuore della sposa.
La vita di Annie, non appena ricevuto questo incarico, sembra andare a rotoli: organizza un pranzo per conoscere le altre damigelle che porta ad un’intossicazione alimentare che esplode nel negozio di abiti da sposa più chic della città, poi, presa dal panico sull’aereo che le dovrebbe portare a Las Vegas, lo costringe ad un atterraggio di emergenza perché dopo aver mescolato alcol e tranquillanti, diventa irrefrenabile e assolutamente molesta
Ma non preoccupatevi, in fondo, si tratta sempre una commedia rosa e tutto troverà il suo giusto epilogo. Ci sono poche cose sicure nella vita, tra queste, da qualche anno, c’è la capacità di Judd Apatow di trasformare ciò che dirige/produce in una miniera di soldi per chi investe nei suoi film.
C’è lui dietro l’ondata di commedie semidemenziali che ultimamente fanno grandi incassi (Molto incinta, 40 anni vergine, Strafumati) anche grazie alla presenza di cast importanti, prelevati di solito direttamente dal Saturday Night Live. Così accade anche per Bridesmaids, che ha 5 donne protagoniste, ma le due che spiccano sono appunto due star dello show che da più di 30 anni ci regala mostri sacri della comicità, come ad esempio John Belushi che lo ha presentato per diversi anni.
Ora, a presentarlo sempre più spesso c’è James Franco, che ha visto infatti la sua carriera mutare da “bello ma poco capace” a “bello e comico” fino a “bello e in odore di Oscar”, con la sua performance in 127 ore di Danny Boyle.
Bridesmaids, come struttura potrebbe essere definito un Hangover al femminile a cui strizza l’occhio sia per la composizione del gruppo di damigelle in cui c’è anche simpatica e debordante Melissa McCarthy sia per il viaggio a Las Vegas, ma si ferma appena prima dal diventarlo, per focalizzare più sul rapporto di amicizia profondo che lega i due personaggi principali. Si tratta di una “buddy comedy” in cui le protagoniste si spalleggiano a favore delle risate del pubblico, causate perlopiù dalle situazioni e dalle battute, realisticamente femminili, scritte dalla stessa Wiig impiegata come sceneggiatrice, fatto che le rende estremamente più scurrili e divertenti di quanto avrebbe mai potuto pensare una mente scrivente maschile.