Madres Paralelas, recensione del film di Pedro Almodóvar

Distribuito da Warner Bros, il film sarà disponibile al cinema, anche in Italia, dal prossimo 28 ottobre.

Madres Paralelas film 2021

Il regista simbolo del cinema spagnolo, e non solo, Pedro Almodóvar ha avuto quest’anno l’onore e l’onere, con il suo ultimo film Madres Paralelas, di inaugurare la 78ª Mostra d’arte cinematografica di Venezia.

 

Madres Paralelas, la trama

Protagoniste della pellicola sono proprio le due madri del titolo a cui prestano anima e corpo le attrici Penelope Cruz, ormai tra i volti iconici del cinema di Almodóvar, e Milena Smit, attrice classe 1996 al suo primo vero ruolo importante. Sono rispettivamente Janis e Ana due donne accomunate dall’esperienza di condividere la stessa camera d’ospedale in attesa di dare alla luce le loro bambine. Un incontro innocuo che cambierà il corso delle loro vite. Una storia apparentemente semplice, a tratti già vista, assumerà sfumature inaspettate e convincerà anche lo spettatore più prevenuto perché con il maestro spagnolo non è prevista mai la banalità e il suo stile impreziosisce anche gli aspetti narrativi più lineari. A tal proposito i minuti iniziali, che servono soprattutto ad introdurre il personaggio di Janis, risulteranno fondamentali al fine del vero messaggio che il regista vuole inviare. Lo sfondo si trasforma nel protagonista. 

Madres Paralelas trama

Almodóvar gioca con la soglia di attenzione del pubblico e quando questa raggiunge l’apice, la sposta dalla vicenda apparentemente centrale alla questione che più gli preme sottolineare a livello storico e politico. Anche la Spagna ha i suoi scheletri nell’armadio e, con la sua scelta,  il regista ci dimostra che attraverso le storie dei singoli si può arrivare a toccare ferite collettive ancora fresche e non così lontane nel tempo. 

L’estetica di Almodóvar

L’estetica di Almodóvar è al servizio dei personaggi e predilige i toni caldi, su tutti dominano il senape e il rosso. Il film non si esime dal tirare in ballo tante tematiche importanti che risulteranno cruciali nello svilupparsi della vicenda. Ancora una volta la figura materna è centrale nel suo cinema, donne forti che prediligono agire guidate dalle emozioni invece che dal freddo raziocinio. 

La cosa più straniante del film è che dopo un buono sviluppo e un crescendo incalzante però la storia delle due madri si risolve forse con troppa facilità e buonismo, ovviamente è una scelta voluta, ma lascia comunque un po’ di amaro in bocca.

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