Marcel!, recensione del film di Jasmine Trinca con Alba Rohrwacher

Il film sarà in sala dal 1° giugno

Marcel!

A due anni dal suo esordio dietro la macchina da presa con il cortometraggio Being My Mom, presentato a Venezia 77 in Orizzonti, Jasmine Trinca si cimenta con il lungometraggio, Marcel!, espandendo e arricchendo la storia del corto, che mostrava una madre e sua figlia, rincorrersi, perdersi e ritrovarsi tra le rovine di una Roma assolata e deserta, mentre si trascinavano dietro una grossa valigia e si scambiavano i ruoli.

 

Marcel! è un’espansione di Being My Mom

Con le stesse interpreti, Alba Rohrwacher e Maayane Conti, Trinca racconta la storia di una donna, artista di strada intensa e completamente dedita all’arte, e sua figlia, una ragazzina sveglia e pensosa, che vuole a tutti i costi farsi vedere e amare da sua madre. La donna, tuttavia, non ha occhi che per il suo cagnolino, Marcel, che con lei è protagonista di un numero quasi da circo, che la donna esegue con maestria per le strade della periferia di Roma. Esasperata dal fatto di essere ignorata rispetto al cagnolino, la bambina prende una decisione importante che avrà delle conseguenze molto importanti sulla sua vita e su quella della madre. 

La storia è quindi un’estensione, più articolata ma comunque sospesa e rarefatta, di quel cortometraggio d’esordio. Nel film Jasmine Trinca attinge a ricordi e memorie personali, mentre racconta il turbolento rapporto tra una madre narcisista e immersa nella sua arte, e una figlia che tutto sommato è normale, e vuole essere normalmente amata da sua madre che, a seguito di un evento tragico, finirà per comportarsi non solo da madre assorbita da se stessa ma addirittura da figlia, con la ragazzina che si occuperà di nutrirla e fare la spesa. Un sovvertimento di ruoli che regala alla piccola protagonista la possibilità tanto agognata di essere vista, dal momento che diventa indispensabile per la madre. 

Alba Rohrwacher come Buster Keaton

Alba Rohrwacher e Maayane Conti sono una coppia eccellente, con Conti che fa dello stupore che trasmette il suo sguardo una vera e propria arma comunicativa, mentre Rohrwacher si concede un ruolo per lei insolito, molto poco strutturato, eccentrico ed etereo, che ricorda Buster Keaton e le permette di giocare tanto con i movimenti liberi del corpo. Il ruolo della madre offre all’attrice la possibilità di sperimentare con movimenti, gesti e silenzi un’interpretazione inedita e comunque intensa. 

Una narratrice molto sensibile

Marcel! attesta la grande sensibilità di Jasmine Trinca non solo come interprete amata in tutta Europa, ma anche come narratrice. I bordi del suo racconto sono labili eppure ben visibili, le sue indicazioni le immaginiamo chiare tuttavia ben disposte a lasciare spazio agli interpreti. Il risultato è un film intimo, personale e poetico, che si abbevera alla fonte della creatività, unica e sola “madre” di chi vuole fare dell’espressione di sé la propria arte e la propria vita. 

Marcel! è stato presentato tra le Proiezioni Speciali di Cannes 75, durante il quale Jasmine Trinca ha anche fatto parte della Giuria Internazionale. Nel film, anche Giovanna Ralli che torna al cinema dopo una lunghissima pausa dalla recitazione.

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