Mucho Más: il documentario Prime Video su Gianluca Vacchi

Dal 25 maggio è disponibile su Prime Video Mucho Más, il documentario sull'influencer e imprenditore bolognese Gianluca Vacchi.

Mucho Más recensione film Prime Video

Gianluca Vacchi è una figura mitica dei nostri tempi: azionista, imprenditore, influencer e dj. L’uomo si racconta nel documentario Prime Video Mucho Más, un percorso tra i ricordi e le molteplici personalità di un cinquantenne tutt’altro che ordinario.

 

Chi è Gianluca Vacchi?

Il protagonista del documentario Mucho Más è Gianluca Vacchi. Nato a Bolonga il 5 agosto 1967, Gianluca è figlio dell’imprenditore Marco Vacchi. Dal padre, ha ricevuto l’azienda IMA, ma anche un’educazione decisamente severa. Fino a ventinove anni, Gianluca segue le orme paterne da industriale: si laurea di Economia e Commercio e si occupa dell’impresa di famiglia.

Ad un certo punto della sua vita però, Vacchi decide di distaccarsi dall’IMA e di trasformare la sua vita: si lancia in borsa e, grazie alla gestione delle azioni di nomi importanti, riesce ad ottenere grandi guadagni. Con un patrimonio che lievita sempre di più, Gianluca può dedicare molto più tempo al lato giocoso di sé: si lancia sui social e diventa virale. Come se non bastasse, a quasi cinquant’anni decide di voler diventare un dj e ci riesce. E ancora: trova l’amore, si sposa e diventa padre. Tra affari, divertimento e famiglia, Gianluca rivela quella che per lui è la formula magica per godersi la vita.

Un imprenditore, ma Mucho Más!

Gianluca Vacchi si racconta dall’inizio alla fine di Mucho Más e fa ciò attraverso il suo linguaggio abituale. Filmati realizzati per i social – e inseriti in formato smartphone – si alternano alle narrazioni di Gianluca e delle persone a lui care: la madre, la moglie Sharon Fonseca. Tutto viene riportato con pathos ed emotività: non mancano gli aneddoti commoventi sull’amore e sull’infanzia e neppure le orazioni motivazionali degne di un mental coach.

L’auto-racconto e l’auto-celebrazione

La stravaganza di Vacchi si nota fin dai primi minuti, quando il protagonista di Mucho Más rivela i suoi segreti di bellezza. Dal sonno nella camera iperbarica, alla crioterapia, la manicure, i tatuaggi auto-celebrativi: Gianluca ama sé stesso e non fa nulla per nasconderlo. L’abilità più grande di quest’uomo è senza dubbio il sapersi raccontare: riesce a rendersi da solo una figura mitica. L’autostima di Vacchi però, sconfina decisamente in vanità e narcisismo.

Prime Video sfrutta appieno la meta-narrazione che l’imprenditore fa di se stesso. La tendenza di Amazon a produrre documentari su qualsiasi figura celebre del momento è ormai chiara: dal documentario su Chiara Ferragni, Laura Pausini Federica Pellegrini, fino alla serie Ferragnez. Questo trend si sposa benissimo con un personaggio effervescente e megalomane come Vacchi. Rimane comunque il dubbio sull’utilità e l’autenticità di questi prodotti: è davvero necessario documentare la vita di una celebrity?

Un documentario svuotato del suo senso

In Mucho Más vediamo l’iper-documentazione della vita di una figura che, per prima, si è resa mitica. Mostrando la costruzione del suo personaggio, Gianluca Vacchi prova a svelare allo spettatore i segreti del suo successo, rendendo ogni suo passo eroico. In tutto ciò, Vacchi spiega come la sua origine benestante sia stata poco determinante nel suo percorso. Per quanto sia curioso ascoltare un individuo così stravagante, non si può negare il contrasto netto tra le parole dette dal protagonista e lo sfarzo mostrato sullo schermo.

In conclusione, Mucho Más è molto più vicino ad un reality show che ad un documentario: mostra, tra realtà, finzione e costruzione, una figura fatta per stare al centro dell’attenzione (e davanti al pubblico).

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