Pensati Sexy: recensione del fim su Prime Video

Diana Del Bufalo e Valentina Nappi si divertono in questa nuova commedia femminile diretta da Michela Andreozzi.

Pensati Sexy recensione film

Quando uscì Barbie al cinema, il film risollevò alcune riflessioni riguardo il duplice significato della bambola. Se da una parte aveva dato l’occasione alle bambine per sognarsi in ruoli diversi, in un’emancipazione cavalcante, dall’altra aveva servito alla società uno stereotipo femminile su cui basarsi. Per essere belle i fattori dovevano essere due in primis: essere alte ed essere magre. Un chilo di troppo, un outfit più sportivo, un’acconciatura meno ordinata, equivaleva invece a sciatteria, creando l’immagine-stereotipo (ci risiamo!) della sfigata di turno, rigettata da tutti.

 

E allora Michela Andreozzi decide di cucire sul corpo e la simpatia di Diana Del Bufalo una tipica ragazza comune dominata dalla semplicità, ma insicura, che con il supporto di una delle “dive” del panorama pornocinematografico, Valentina Nappi, si prende la sua rivincita. Ne esce fuori Pensati Sexy, una commedia tutta italiana che abbellisce gli elementi classici del genere con uno spirito di modernità e freschezza che piace, nonostante qualche scontatezza di troppo e alcune frasi e situazioni preconfezionate che alle volte fanno storcere il naso. Pensati Sexy è disponibile su Prime Video, e nel cast ben assoritito compaiono Raoul Bova, Alessandro Tiberi e Jenny De Nucci.

La trama di Pensati Sexy: “Devi amare te stessa”

A Maddalena (Diana Del Bufalo) la sua vita fa schifo. Lavora come ghostwriter in una casa editrice che non la tiene per niente in considerazione, se non il suo capo, con il quale intrattiene un rapporto ambiguo. Non riesce ad andarci a letto, è goffa, impacciata, non crede in sé stessa. Non si ama come dovrebbe. A contribuire allo suo sconforto c’è anche il resto del mondo che sembra quasi non aspettare altro che deriderla, prenderla in giro per il suo peso, i suoi vestiti larghi e la poca femminilità. La madre, poi, non fa che ricordarle di bere tisane e mangiare frutta per potersi drenare.

Nessuno la accetta, ma il problema principale è che è lei stessa che non si accetta per quella che è. In suo soccorso arriva allora una quanto più provocante e ironica Valentina Nappi, frutto dell’immaginazione della stessa Maddalena, che dagli Inferi in cui si trova la porterà in un vero e proprio Paradiso, dovela ragazza imparera a volersi bene e farsi scivolare di dosso il giudizio altrui. Che nella vita, capirà, non serve a niente.

Pensati Sexy film 2024

Fra scatole rosa e stanze dell’autostima

Nel guardare Pensati Sexy non possiamo che apprezzare la fantasia e l’ingegno della regista nel rappresentare visivamente la costruzione della propria autostima. Essere sicure di sé, nonostante l’era contemporanea, non è scontato. C’è chi ancora crede che per essere affascinante, sensuale o piacente, una donna debba rispettare un preciso canone estetico, oppure è fuori dal campo visivo maschile o, ancora più largamente, sociale. Perché in fondo si è cresciuti in un mondo in cui nello specifico il corpo femminile è principalmente oggetto di piacere, mezzo di godimento, e l’accettazione di se stesse passa prima dallo sguardo scrutatore e giudicante di un uomo.

E allora, come nel caso di Maddalena, la stanza dell’autostima, primo colpo andato a segno della regista, è un luogo incolore, desertico. Ma come insegna Valentina Nappi, suo spirito guida, un Virgilio con corsetti, reggicalze e ciglia finte, per stare bene con se stesse non c’è bisogno né di essere delle modelle da Fashion Week, né avere il consenso di altri. Basta, semplicemente, amarsi per quelle che si è. Quella stanza, così, avrà verdi alberi e colori sgargianti. Per farlo, però, è necessario annaffiare i propri germogli quotidianamente, affinché essi fioriscano. Altrimenti si finisce in una grossa scatola, come Barbie, in cui si è imprigionate ed in esposizione, e si aspetta che il “macho” di turno scelga la prediletta con cui passare il suo tempo come si sceglie la carne al bancone dal macellaio, per intenderci.

Ed è proprio qui che Pensati Sexy riesce in quanto a originalità, e va a soppiantare alcune parti di sceneggiatura un po’ troppo ingolfate di frasi fatte, alcuni personaggi al limite del caricaturale e alcune situazioni eccessivamente tirate per stimolare la battuta. Perdoniamo anche a Valentina Nappi la poca elasticità recitativa, perché nonostante tutto riesce a incastrarsi bene con una Diana Del Bufalo mai così divertita e divertente nel suo primo vero ruolo da protagonista.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto di Valeria Maiolino
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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.
pensati-sexy-prime-videoNel guardare il film non possiamo che apprezzare la fantasia e l'ingegno della regista nel rappresentare visivamente la costruzione della propria autostima, con una stanza immaginaria che germoglia e si abbellisce man mano che la protagonista, Maddalena, inizia ad amarsi. Valentina Nappi si incastra bene con una Diana Del Bufalo mai così divertita e divertente nel suo primo vero ruolo da protagonista.