Disponibile dal 14 ottobre sulle piattaforme Hulu negli Stati Uniti e Disney Plus nel resto del mondo, Rosaline è una commedia diretta da Karen Maine. La sceneggiatura, scritta da Scott Neustadter e Michael H. Weber, è ispirata al romanzo When you were mine di Rebecca Serle. Sia il film che il libro riprendono, in ogni caso, la tragedia Romeo e Giulietta, per riscriverla dal punto di vista di Rosalina. Nel cast ritroviamo prevalentemente figure nuove, emergenti, tra cui Kaitlyn Dever (Beautiful boy) nel ruolo di Rosalina, Kyle Allen come Romeo e Minnie Driver (Will Hunting- genio ribelle).
Rosaline: una tragedia imperfetta
Rosalina è una giovane dama della nobile casata dei Capuleti, che vive nella Verona del Cinquecento. Ella rifiuta di sposarsi: con vari stratagemmi, spaventa tutti i pretendenti proposti da suo padre, in quanto è segretamente innamorata di un giovane. Si tratta di Romeo Montecchi, famiglia nemica dei Capuleti; i due sono costretti a mantenere la loro relazione segreta. Per via dell’arrivo in città di un nuovo pretendente, Dario Penza, un ex soldato giovane ed affascinante, Rosalina è costretta a saltare il ballo in maschera in cui si sarebbe dovuta incontrare con Romeo. Durante questa stessa serata, però, per lui scatta l’amore con un’altra dama: la bella Giulietta Capuleti. Rosalina farà di tutto per riconquistare il suo amato, prima, e contrastare la sua storia d’amore con la cugina, dopo. Finirà per pentirsi di aver interferito nella relazione dei due, e realizzerà che il suo vero amore non era Romeo.
Una comica di Romeo e Giulietta
Rosaline si presenta come una pellicola fortemente ironica e leggera: si tratta di un riarrangiamento della tragedia shakespeariana, dando il ruolo centrale a Rosalina, la dama amata da romeo prima di conoscere Giulietta. Ad ogni modo però, nel tentativo di comicizzare una tragedia, si tende a cadere quasi nel banale: quella che è generalmente nota come una delle più grandi storie d’amore di tutti i tempi viene parzialmente ridicolizzata. Per quanto la pellicola possa effettivamente rivelarsi piacevole da seguire, racconta queste vicende in chiave troppo semplicistica, andando anche a modificarne il finale.
In Rosaline si tende a dare maggiore spazio ad alcuni ruoli, come il conte Paride, presentato con lo stereotipo molto presente nel cinema comico contemporaneo dell’amico gay, supporto durante tutto il film di Rosalina. Altri personaggi secondari ma presenti nell’opera originale, come Tebaldo e Mercuzio, sembrano essere totalmente offuscati.
Inoltre, in Rosaline, tendono ad essere presenti anche elementi e modi di fare che ben poco rispecchiano l’epoca storica di riferimento: in particolare, si tratta dell’utilizzo di canzoni attuali (o quasi) come All by myself di Cèline Dion e This will be di Natalie Cole, e dello stesso comportamento di Rosaline e Giulietta, che, pur essendo rilevante per la rappresentazione di una figura di donna più indipendente, poco si addice al Cinquecento. In poche parole si creano delle incoerenze nel film: alcuni elementi come i costumi sono inerenti al periodo storico, mentre tutto il resto viene attualizzato. Il problema in se non sta nel voler trasporre le vicende di Romeo e Giulietta nel presente: si è già visto con Romeo+ Giulietta come questo adattamento possa essere comunque armonioso. Qui la problematica è che Rosaline è ambientato nel passato solo a metà.
Rosalina e Giulietta: due ideali di donna
Elementi interessanti di Rosaline sono proprio i due personaggi femminili: Rosalina, la protagonista, e Giulietta. Si tratta di due figure diametralmente opposte. Rosalina è il prototipo di dama intelligente, molto indipendente ed a tratti testarda: le proprie opinioni la portano nel film a mal giudicare la relazione tra Romeo e Giulietta e lo stesso Dario. Lei non ha paura di esporsi, di parlare apertamente, anche quando viene giudicato sconveniente dalle convenzioni sociali. Ha delle aspirazioni per il suo futuro che esulano dal semplice matrimonio: vuole diventare una cartografa e non vuole sposarsi. Infatti, mette in fuga tutti i pretendenti che il padre le propone e cerca di fare lo stesso con Dario.
A differenza di Rosalina, Giulietta viene presentata all’inizio come una sorta di donna angelo, caratterizzata da una particolare bellezza e purezza d’animo, tale da farsi ingannare dall’astuzia della cugina più grande. Questo personaggio racchiude in sé anche alcuni stereotipi, come la scena in cui Giulietta riesce a calmare il cavallo, come una sorta di Biancaneve che comunica con gli animali. Nonostante ciò, nel momento in cui la giovane si rende conto dello stratagemma di Rosalina, sembra schiudersi in lei una malizia poco visibile prima.