The Ballad of Buster Scruggs: recensione di Ethan e Joel Coen

The Ballad of Buster Scruggs

I due instancabili Ethan e Joel Coen sbarcano al lido con The Ballad of Buster Scruggs, un western atipico e sorprendente, avvincente, canterino, colorato, divertente e schietto. È come un libro per ragazzi, colmo di vivaci illustrazioni, da sfogliare avidamente, pagina dopo pagina.

 

The Ballad of Buster Scruggs è la raccolta di sei storie di frontiera del vecchio west, apparentemente slegate una dall’altra, ma che tutte insieme contribuiscono a raccontare un mondo selvaggio e ostile, popolato di personaggi bislacchi. Un universo fiabesco, che se non fosse storicamente conosciuto, potrebbe certamente sembrare il frutto della fantasia di una mente alterata. Certo, di loro, i Coen, aggiungono invenzioni e felici tocchi espressivi, che conferiscono alla storia una riconoscibilità inconfutabile, ma in fondo raccontano qualcosa che parte dalla vita reale dei loro antenati e che conoscono molto bene.

Si inizia con le prodezze di un istrionico pistolero canterino, incallito giocatore di poker e assassino per vocazione, passando alla disastrosa rapina di un povero ladro sprovveduto, che si trova a fronteggiare un banchiere bellicoso con un’armatura fatta di pentole.  È poi la volta di un povero torso umano, esibito di villaggio in villaggio, in un piccolo freak-show itinerante, accudito in tutto dal suo impresario, un uomo triste e rassegnato, per approdare alla vicenda di un codardo e instancabile cercatore d’oro, che non si arrende di fronte a nulla, pur di difendere il suo filone. Ci si sposta nelle sconfinate praterie per seguire la movimentata storia di una ragazza rimasta sola, per l’improvvisa morte del fratello, durante un lungo viaggio in carovana.  E infine, si assiste ad una paradossale e surreale conversazione di un gruppo di passeggeri a bordo di una diligenza, diretta verso una meta oscura e misteriosa.

Venezia 75: Joel e Ethan Coen raccontano The Ballad of Buster Scruggs

The Ballad of Buster Scruggs è un film antologico, simile a una miniserie per la televisione, ma strutturato in forma cinematografica per uscire completamente dagli schemi della serialità, senza rimanere ingabbiato, andando oltre e cavalcando libero nelle praterie sconfinate del vecchio west,  seguendo le divertite pulsioni espressive di Joel ed Ethan Coen. Sapere che si tratta di una produzione Netflix conferma la validità delle nuove forme di diffusione e finanziamento digitali, lasciando sperare tanta nuova libertà per gli autori. Anche Roma di Alfonso Cuaròn è una produzione Netflix, e anche in quel film si avverte enorme positiva libertà di raccontare e sperimentare.

The Ballad of Buster Scruggs è scritto magnificamente, è una vera gioia seguire i dialoghi astrusi e assistere alle divertenti gag, alternate a scene di pura azione e improvvise esplosioni di violenza. Il cast è perfetto in ogni ruolo, dai protagonisti alle figure più piccole e tra questi spiccano Tom Waits, James Franco, Brendan Gleeson e Liam Neeson.

The Ballad of Buster Scruggs è un’incantevole libro illustrato d’altri tempi, che si anima davanti agli occhi dello spettatore, facendolo tornare  improvvisamente ragazzo e scaraventandolo a capofitto tra la polvere e le frecce dei pellirossa, tra le pallottole e i capestri, tra cavalli, vacche, galline e altri animali. Come per magia le pagine scritte e le illustrazioni prendono vita, presentando una ad una le nuove creature del mirabolante bestiario dei fratelli Coen.

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