A otto anni di distanza dalla sua opera prima Brief Interviews with Hideous Men, John Krasinski torna dietro alla macchina da presa e regala al suo pubblico un altro piccolo gioiellino, The Hollars, protagonista oggi della Festa del Cinema di Roma.
La storia è quella di John Hollar (John Krasinski), un giovane disegnatore di graphic novels che vive a New York insieme alla sua compagna Rebecca (Anna Kendrick), che è costretto a tornare a casa quando alla madre Sally (Margo Martindale) viene diagnosticato un tumore al cervello. A casa, oltre a dover affrontare tutti problemi della sua famiglia derivanti principalmente dalla cattiva gestione dell’impresa di famiglia da parte di suo padre padre Don (Richard Jenkins) e suo fratello Ron (Sharlto Copley), John dovrà cercare di riprendere in mano le redini della sua vita e prepararsi alla nascita di suo figlio.
Presentato al Sundance Film Festival lo scorso gennaio, The Hollars è un film che vive di quella grazia e quella freschezza tipica solo delle pellicole indipendenti. Non si parla infatti di cose complesse né di argomenti bizzarri ma della vita stessa, a volte noiosa e a volte imprevedibile; attraverso il personaggio di John, un giovane insoddisfatto del suo lavoro e preoccupato per il futuro, partecipiamo molto da vicino alle vicende degli Hollar entrando d’improvviso nella loro chiassosa quotidianità , fatta di lacrime, risate, divorzi, bambini in arrivo, debiti da pagare ma soprattutto d’amore.
Krasinski, grazie soprattutto alla sceneggiatura di James C. Strouse – autore già di Grace is Gone e New York I Love you –  che rasenta quasi la perfezione, confeziona da regista un vero e proprio capolavoro di genere, a metà strada tra drama e commedia; nonostante infatti la malattia di mamma Hollar sia il punto focale della narrazione, il film è pregno di una comicità anticonvenzionale e incredibilmente contagiosa.
Ma uno dei punti di forza del film sta sicuramente nel cast che, oltre allo stesso Krasinski, ospita alcuni dei migliori attori degli ultimi anni; dall’ingenua dolcezza di Anna Kendrick, alla tenera follia di un inedito Sharlto Copley, senza dimenticare sua maestà Richard Jenkins – nei panni di un uomo debole e fin troppo emotivo – e l’immensa Margo Martindale che dà vita ad un’incredibile ‘badass mom’. Meno convincente è il ruolo affidato a Josh Groban relegato invece per l’occasione a mera comparsa.
Nonostante quindi l’enorme quantità di cliché narrativi e una sceneggiatura che, per quanto meravigliosa, appare comunque assai ruffiana, The Hollars è un prodotto confezionato a regola d’arte e che farà impazzire il pubblico così come è riuscito a convincere la critica di Roma.

