The Warrior and The Wolf – recensione

The Warrior and The Wolf

The Warrior and The Wolf  – Una guerra antica nelle regioni sperdute e inaccessibili della Cina imperiale spinge un esercito a sostare, durante un rigido inverno, in un paesino fantasma, abitato solo da mistici e forse da un popolo maledetto.

 

Le premesse per un film epico e misterioso ci sono tutte, e per certi versi The Warrior and The Wolf di Tian Zhuangzhuang offre una visione magnificente e disperata dell’uomo continuamente in lotta con se stesso, con il suo dovere e con la natura ostile, sia in forma per così dire metereologico, sia in forma mistico-magica, una caratteristica difficile da considerare realistica per l’occidente ma che nella mentalità e tradizione orientale appartiene agli interstizi della quotidianità.

The Warrior and The Wolf La storia di The Warrior and The Wolf  si basa su pochi elementi: la fedeltà del lupo verso il compagno che si sceglie per la vita, la storia della Cina imperiale e delle sue guerre per sedare le rivolte, la tradizione e l’onore del guerriero che sono fondamentali per quelle culture.

Lang Zai Ji, questo in titolo originale della pellicola, è una storia affascinante che forse non viene raccontata con la giusta chiarezza, una trama non perfettamente lineare e non completamente strutturata lascia lo spettatore in uno stato di confusione. Ma quel che davvero inficia la buona riuscita del film è la cattiva delineazione delle dinamiche interne tra i personaggi, ad esempio non sono chiari i rapporti tra il protagonista e il generale Zang, prima di riluttanza poi di dedizione, e allo stesso modo la relazione di amore/odio con la bella Maggie Q. non viene chiarita, non si spiegano le dinamiche del cambiamento né se ne danno motivazioni sostanziali.

The Warrior and The Wolf di Tian Zhuangzhuang offre una visione magnificente e disperata dell’uomo

Tuttavia The Warrior and The Wolf resta una bella esperienza visiva: le scene di battaglia, magnificamente costruite; i paesaggi sterminati dal fascino antico; anche le riproduzioni digitali dei lupi sono notevoli e il fascino che quest’animale esercita sulla cultura di ogni tempo è innegabile, eterno cattivo nelle favole al cinema è sempre dipinto come bestia nobile e schiva. Forse proprio per questa caratteristica di monogamia, l’uomo ne ha particolare considerazione sentendolo in qualche modo simile a sé.

The Warrior and The Wolf – in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, Lang Zai Ji, è un unicum nella storia del concorso, una storia dal sapore antico e maledetto che però non viene espressa secondo tutte le sue potenzialità.

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