Tramite Amicizia, recensione del film di e con Alessandro Siani

Sesto film da regista per l'attore napoletano Alessandro Siani. Nel cast Max Tortora, Matilde Gioli e Maria Di Biase.

alessandro siani e max tortora seduti su una panchina

Dopo Il giorno piu bello del mondo e Chi ha incastrato Babbo Natale, dal 14 febbraio al cinema Tramite Amicizia, il sesto film di Alessandro Siani, che si fa di nuovo in tre: è regista, attore e sceneggiatore, assieme a Gianluca Ansanelli, di una commedia su amicizia e solitudine.

 

Tramite Amicizia, la trama

Lorenzo Monaco, Alessandro Siani, fa l’amico a noleggio presso la sua agenzia, Tramite amicizia, appunto. Interviene a pagamento ogni volta che qualcuno ha bisogno di un amico e non sa a chi rivolgersi. Un giorno sua cugina Filomena, Maria Di Biase, e il marito Ernesto, Yari Gugliucci, coi quali vive, gli comunicano che Ernesto sta per essere licenziato, poiché l’azienda dolciaria per cui lavora sarà presto ceduta in mani straniere. Il titolare dell’azienda, l’industriale Alberto Dessè, Max Tortora, è infatti un uomo solo, stanco e disilluso. Ecco allora che il mestiere di Monaco torna utile. Fingerà di diventare amico di Dessè per convincerlo a non vendere. Ad aiutarlo nel portare avanti il piano, Filomena e Maya, Matilde Gioli, una ragazza conosciuta per caso, che vive alla giornata ed è in cerca di un’opportunità.

Una commedia sull’amicizia, per San Valentino

Iniziamo col dire che chi si aspetta una commedia romantica, vista l’uscita il 14 febbraio, giorno di San Valentino, rimarrà deluso. Tramite Amicizia, infatti, è piuttosto un film sulla solitudine ai tempi dei social e delle connessioni. Un film sull’amicizia, come suggerisce il titolo, non esattamente accattivante. Vi è qualche cenno all’amore qua e là, ma il tema non è mai al centro. L’inevitabile innamoramento tra il protagonista e la bella e stravagante Myriam cala dall’alto a un certo punto della narrazione, viene risolto con una o due scene, un paio di battute, risultando così giustapposto. C’è anche un vecchio amore vagheggiato e la tenera vicenda parallela dell’anziano signore interpretato da Pippo Santonastaso. Si tratta però, solo di cenni.

Oltre la quarta parete

alessandro siani e matilde gioli seduti sul divanoCon Tramite Amicizia Siani vuole proporre una riflessione sociologica allo spettatore. L’obiettivo appare forse troppo ambizioso per un attore e regista a spiccata vocazione comica e rischia di sviarlo dall’intento principale di intrattenere e divertire il pubblico. Siani tenta comunque l’impresa, rivolgendosi direttamente in camera, guardando lo spettatore dritto negli occhi, con un espediente difficile da utilizzare, che non aggiunge nulla al film, se non un carattere eccessivamente didascalico. Abbattere la quarta parete è rischioso, e Siani dimostra di non possedere la maestria necessaria per farlo con eleganza ed efficacia.

Una scrittura sciatta e meccanica

Il problema principale di Tramite Amicizia è però la scrittura. La sceneggiatura, curata dallo stesso Alessandro Siani con Gianluca Ansanelli, procede in maniera meccanica, con presupposti e risvolti spesso scarsamente plausibili, ma Siani sembra non preoccuparsene, convinto che la sua verve comica possa sostenere il film, affiancata di volta in volta da quella di Max Tortora o di Maria Di Biase – già nota con il duo Nuzzo e Di Biase. La cosa importante è far procedere la trama. L’attore e regista, poi, non rinuncia a richiami al mondo della favola, come mostra la parabola dell’imprenditore Dessè, inaridito e chiuso ai rapporti umani, che dopo alcuni incontri avrà un’evoluzione largamente prevedibile. Siani però, punta soprattutto sulle gag, sul dialetto napoletano, anche esasperato in una chiave che vorrebbe essere autoironica, ma finisce per essere autoreferenziale. Purtoppo, le gag che possono funzionare a teatro, spesso non funzionano altrettanto al cinema, o non sono sufficienti a determinare la riuscita di un film, che ha ben altre esigenze.

Poche risate inTramite Amicizia

Infine, per un attore e regista che punta tutto sulla comicità, il film lascia con l’amaro in bocca, perché le battute, come la comicità di situazione, risultano scontate e ripetitive, non riescono davvero a divertire. Così, il film non avvince. Novanta minuti sembrano lenti a trascorrere, nonostante discrete caratterizzazioni offerte da Tortora e Gioli. Nel cast anche Cecilia Dazzi, Debora Villa, Pippo Santonastaso e Teresa Del Vecchio. È la scrittura dei personaggi, come detto, a non consentire agli attori di esprimersi al meglio. Siani si autocelebra ma non cattura il pubblico. Gioverebbe certo un team di sceneggiatura più solido e creativo, che sapesse costruire storie verosimili e coinvolgenti, non solo contenitori di gag comiche, a volte anche forzate. Tramite Amicizia delude, essendo un lavoro che lascia assai poco allo spettatore e neppure lo diverte come ci si aspetterebbe.

Dove e quando vedere Tramite Amicizia

Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, Tramite Amicizia arriva al cinema dal 14 febbraio.

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Giornalista pubblicista e insegnate, collabora con Cinefilos.it dal 2010. E' appassionata di cinema, soprattutto italiano ed europeo. Ha scritto anche di cronaca, ambiente, sport, musica. Tra le sue altre passioni, la musica (rock e pop), la pittura e l'arte in genere.
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