Un film Minecraft: recensione del film di Jared Hess

La pellicola si impegna a ricostruire l’universo dell’Overworld, aggiungendo nuovi personaggi rispetto a quelli canonici, per un classico scontro fra Bene e Male

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Chi ama i videogiochi ha sempre coltivato un sogno segreto: immergersi completamente – e quindi fisicamente – in quegli universi virtuali, e vivere in prima persona le avventure digitali. Dal 2009, uno dei titoli più amati dai gamer di tutto il mondo è Minecraft, e il suo successo globale ha spinto Hollywood a prendere in considerazione un adattamento cinematografico nel 2012.

 

Dopo una lunga gestazione, fatta di rinvii, cambi di regia e riscritture, il progetto – dal titolo Un film Minecraft – ha finalmente preso forma con la direzione di Jared Hess. Ma la pellicola, a causa di ulteriori ostacoli come lo sciopero degli attori, ha avuto ulteriori ritardi nelle riprese, con la data d’uscita posticipata fino a quest’anno, in cui finalmente arriva nelle nostre sale dal 3 aprile. Il cast del film vanta nomi di spicco appartenenti all’industria, come Jason Momoa e Jack Black, affiancati dai bravi Emma Myers, Danielle Brooks e Sebastian Hansen.

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La trama di Un film Minecraft

Steve è un bambino con la passione per la miniera, ma un misterioso minatore gli impedisce di avvicinarsi troppo. Da adulto, decide di tornare in quel luogo che lo ha sempre affascinato e lì trova due cubi particolari: il Cristallo Terrestre e la Sfera del Predominio. Incuriosito, decide di unire i due oggetti, senza sapere che questi aprono un portale verso un mondo magico. Incantato e desideroso di cambiare vita, Steve attraversa il varco e si ritrova nell’Overworld, un mondo straordinario dal quale non vorrebbe più andarsene.

Ben presto, però, scopre che in quell’universo esistono altri portali, tra cui uno che conduce al Nether, un luogo infuocato dove regna Malgosha, a capo dei Piglin, creature suine ossessionate dall’oro. L’obiettivo della strega è impossessarsi della Sfera del Predominio per gettare quel mondo colorato, chiamato l’Overworld, nell’oscurità. A contrastare i suoi piani ci saranno Steve e un gruppo di improbabili alleati: Garrett, Natalie, Dawn ed Henry, finiti nell’Overworld per caso ma pronti a combattere per salvarlo.

Un film Minecraft (A Minecraft Movie)

Un mondo pieno di riferimenti per i fan

Chi ha trascorso ore davanti a Minecraft riconoscerà subito le numerose reference disseminate nella pellicola. L’universo cubico del videogioco prende vita con fedeltà e introduce un nuovo personaggio inedito: Malgosha, una strega dal passato difficile che, dopo essere stata derisa per la sua musica, ha giurato vendetta contro la creatività stessa. La sua presenza è in realtà il motore narrativo che scatena il classico scontro tra Bene e Male, creando una storia originale basata su un gioco che, di per sé, non ha una trama definita.

Proprio come nel videogame, anche Un film Minecraft ripropone diversi biomi, ricreati con un’ottima CGI. Un design dettagliato che si estende non solo agli ambienti, ma anche alle creature, rendendo l’esperienza visiva immersiva, andando al contempo a sottolineare l’impegno produttivo della pellicola.

Fra follia, intrattenimento e parentesi musicali

Oltre agli animali, i golm di ferro, i villici e i pillager, il film presenta anche un cast di personaggi in carne e ossa che interagiscono con l’universo pixelato. Questo contrasto visivo, pur potendo essere considerato un limite per i gamer abituati ad altre forme e caratteristiche in Minecraft, aggiunge dinamicità alla narrazione, rendendola ritmata e, alla fine, molto divertente.

La vera punta di diamante è senza dubbio Jack Black, che porta con sé tutta la sua energia comica, regalando alcuni dei momenti più esilaranti del film. Le sue scene, impreziosite da inserti musicali, restituiscono un tocco di eccentricità e follia al racconto, che lo rende più godibile, soprattutto per chi, di quell’universo, conosce ben poco. Meno incisivi, invece, risultano i personaggi di Natalie e Dawn, il cui ruolo è più marginale e scarico sia a livello narrativo che interpretativo, senza però andare a inficiare davvero né sull’atmosfera generale né sulla trama di per sé.

Nel complesso, perciò, Un film Minecraft adempie al suo compito: essere una pellicola genuina e teneramente enfatica, fatta principalmente per un pubblico molto giovane e per chi passava pomeriggi interi davanti alla console, a creare la propria skin, costruire case e combattere scheletri, zombie e creeper durante la notte.

Un film Minecraft
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Sommario

Un film Minecraft adempie al suo compito: essere una pellicola genuina e teneramente enfatica, fatta per un pubblico giovane e per chi passava pomeriggi interi, davanti alla console, a creare la propria skin, costruire case e combattere scheletri, zombie e creeper durante la notte.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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