Aiuto vampiro: Darren e Steve sono due ragazzi adolescenti come tanti altri, il primo è un ragazzo modello il secondo è un pò più scapestrato.
Dal momento che arriva in città uno strano circo itinerante, un
Freak Show, le loro vite sono però destinate a cambiare. I due si
recano allo spettacolo e tra licantropi, donne barbute e il gigante
forzuto, alla fine si imbattono nel vampiro Larten Crepsley il
quale si esibisce con un grande ragno velenoso. Improvvisamente
arriva la polzia e nella fuga Darren si ritrova dentro il camerino
del vampiro dove scopre che è in corso una lotta tra diverse
fazioni di vampiri. Nel frattempo Steve viene morso dal ragno di
Larten e Darren, preoccupato per la vita dell’amico, supplica il
vampiro di salvarlo. Larten, approfittando della situazione,
propone al ragazzo di diventare anche lui un vampiro e di fargli da
aiutante se vuole che salvi Steve. Darren accetta così l’offerta
finendo nel bel mezzo della guerra vampiresca.
Arriva sugli schermi questa nuova saga basata sui vampiri, tratta
dai libri di Darren Shan, che, come la saga di Twilight, vede come
protagonisti degli adolescenti. Il film è girato da Paul Weitz e
segna il suo debutto nel genere fantasy, si nota infatti che la
storia è meno sentimentale e con più toni da commedia rispetto ad
altri film del genere.
Dear John: John
Tyree è un ragazzo con un passato non molto felice, la madre se ne
è andata quando era bambino e il suo rapporto con il padre non è
dei migliori, per riuscire a sfogare la sua rabbia decide così di
arruolarsi nell’esercito. Dopo essere stato mandato di stanza in
Germania, torna a casa in licenza passando gran parte del tempo a
fare surf. Proprio sulla spiaggia incontra Savannah, una
studentessa molto carina…tra i due scatta il colpo di fulmine e
passano insieme le tre settimane di licenza di John. Quando però il
ragazzo è costretto a ripartire i due promettono di scriversi e di
restare uniti. Dopo un anno John torna da Savannah, i due sperano
che sia tutto finito, che John non debba più ripartire…ma l’11
Settembre l’America viene colpita da attacchi terroristici e John,
per amore della sua patria, decide di rinnovare il suo impegno con
l’esercito lasciando la sua amata. Dopo diversi anni, al rientro
dall’Afghanistan, scoprirà però che il loro amore è ancora vivo e
ardente.
Tratto dal romanzo di Nicholas Sparks, questo film, diretto da
Lasse Hallström, è un dramma sentimentale che tenta di spiegare
l’amore tra due persone che, in un contesto difficile e
terrorizzante come quello della guerra, tentano di costruire e
mandare avanti una storia d’amore. Una storia sicuramente
strappalacrime ma in cui alcune persone si possono ritrovare.
Christine
Cristina: Cristina da Pizzano, nata a Venezia nel 1364 ma
cresciuta in Francia perché suo padre era un astronomo chiamato
alla corte di Carlo V, ha la passione della scrittura tanto che
scriverà poesie per sopravvivere. Tutto ha inizio quando, a causa
della guerra scoppiata tra Borgognoni e Armagnacchi, Cristina
rimane vedova e con due figli da mantenere, così da una vita piena
di agi e comodità, passa ad una vita fatta di stenti dove cerca in
tutti i modi di far fronte alle difficoltà. Grazie all’aiuto di
un’amica sposata con Charleton, un cantastorie che si guadagna da
vivere strimpellando versi nelle locande, ed al prelato Jean de
Gerson, Cristina riesce a coronare il suo sogno di scrivere e
vendere libri di poesie. Ma essendo la sua un arte irriverente e
sprezzante del potere, la donna viene accusata di eresia e di
oltraggio.
Esordio alla regia di Stefania Sandrelli, il film propone la storia
di una donna che, per il tempo in cui ha vissuto, ha dimostrato
grande forza e coraggio nell’affrontare gli ostacoli che tutto il
resto della società le metteva dinnanzi. Una storia interessante
che però non è resa ottimamente né dalla regia né dagli stessi
attori…a parte le grandi interpretazioni di Alessandro Haber e
Roberto Herlitzka.
Notte folle a
Manhattan: Claire e Phil Foster sono la classica coppia
felicemente sposata, con due figli, che tenta di ritagliarsi uno
spazio romantico per ritrovare l’intimità e la complicità di un
tempo. Infatti i Foster hanno il loro appuntamento settimanale per
risvegliare la passione…però puntualmente i loro discorsi finiscono
sempre sui problemi domestici rovinando così la serata. Per dare
una svolta alla situazione i due decidono di andare a cena in un
bistrot alla moda di Manhattan, ma appena giunti al ristorante
sorge un problema….non hanno prenotato. La coppia nota però che un
tavolo non viene reclamato da nessuno, decidono così di fingersi i
legittimi prenotatori di quel posto dando vita ad una serie di
equivoci, incidenti e scambi di identità che manderanno a monte la
loro seratina romantica.
Un altra classica commedia americana girata da Shawn Levy, che,
dopo Una notte al museo ed il suo sequel, ci propone la storia di
una coppia che attraverso mille peripezie riscopre il loro amore e
la forza del loro legame…forse una storia già vista troppo volte,
ma di sicuro l’interpretazione di Steve Carell in molti non se la
vorranno perdere!
Draquila – L’Italia che trema: documentario forte e molto politico di Sabina Guzzanti sui fatti accaduti in Abruzzo dopo il terremoto. Una forma di giornalismo di inchiesta che vede la Guzzanti impersonare il premier Silvio Berlusconi e intervistare gli abitanti dell’Aquila pochi giorni dopo il G8. Si affrontano temi scottanti come le famose intercettazioni telefoniche tra politici, le speculazioni, i finanziamenti illeciti, le vite spezzate e quelle devastate dalla tragedia. Si accusa la politica berlusconiana di illegalità e mancata trasparenza sui fatti avvenuti e di aver distrutto una città storica tentando di creare un nuovo centro sradicando così la popolazione dalle proprie abitazioni; si testimonia l’alzata di voce di molti aquilani, tra cui il professor Colapietro, che lottano per riappropriarsi della propria casa. Al di là di tutti i difetti di immagini e riprese che può avere, il documentario risulta però molto forte ed incisivo…sicuramente darà molte informazioni su cui riflettere.
Due vite per caso:
Matteo e Sandro sono due giovani ventenni romani che
sfortunatamente si imbattono in due poliziotti prepotenti e
violenti. Infatti, durante una notte piovosa, mentre Sandro tenta
di portare Matteo al pronto soccorso per una ferita al pollice,
tamponano l’auto di due poliziotti in borghese per un
malfunzionamento dei freni. Gli agenti li perquisiscono, li
colpiscono e li portano in questura. Una volta rilasciati, i
ragazzi vorrebbero ottenere giustizia ma un avvocato gli consiglia
il patteggiamento così da evitare altri problemi. Matteo rimane
comunque segnato dalla vicenda che fa crescere in lui una rabbia
che viene attutita solo dall’incontro con Sonia, una cameriera del
locale Aspettando Godard.
Opera d’esordio di Alessandro Aronadio, questa storia fatta di
sdoppiamenti di vite e frustrazioni tipiche dei giovani di oggi,
tenta di analizzare la società dei giorni nostri. Sono protagonisti
dei ventenni che abbagliati da tutte le possibilità che sembra
offrire il mondo restano comunque senza nulla tra le mani….è un
mondo che molto promette ma che effettivamente poco mantiene.
Le ultime 56 ore:
storia di due uomini che vivono a Catania e che non si conoscono ma
che finiranno per incrociarsi. Da una parte il vicequestore
Manfredi, negoziatore ed esperto psicologo che riesce e risolvere
casi estremi convincendo i criminali a confessare; dall’altra parte
il colonnello Moresco incaricato di scoprire la verità sulle
correlazioni tra l’utilizzo di uranio nei territori del Kosovo e i
tumori che colpiscono i militari appena tornati in Italia. Durante
le sue indagini il colonnello finisce per assediare l’ospedale dove
era morto il suo compagno di lavoro e marito della dottoressa
Ferri, in modo tale da costringere lo Stato Maggiore ad assumersi
la sua responsabilità. L’ultimatum è di 56 ore entro cui si dovrà
riconoscere un risarcimento ai reduci ammalati o deceduti
altrimenti gli ostaggi moriranno. A tentare di risolvere la
situzione sarà Manfredi, perché proprio in quell’ospedale si trova
sua moglie in attesa di un trapianto di midollo osseo.
Un thriller italiano questo di Claudio Fragasso, che vede le forze
dello Stato proprio contro lo Stato per una battaglia civile. Tra
scene di azione e momenti melodrammatici, questo film riesce a
trattare un tema mai toccato prima nel cinema: le malattie
provocate dall’uranio impoverito ai nostri militari.
Fratelli
d’Italia: Alin Delbaci, 17 anni, rumeno, vive in
Italia da quattro anni, ha un rapporto difficile con i compagni di
classe e con la professoressa di italiano. Masha Carbonetti, 18
anni, bielorussa, è stata adottata quando aveva 4 anni da una
famiglia italiana, si è integrata completamente nella nostra
società, ha da poco ritrovato il fratello e vorrebbe andarlo a
trovare in Bielorussia. Nader Sarhan, 16 anni, di origine egiziana
ma nato a Roma, oltre ad avere problemi scolastici deve affrontare
l’ostilità dei genitori (fortemente legati alla loro religione e
molto tradizionalisti) che non accettano il suo legame con una
ragazza italiana.
Tre storie di tre adolescenti immigrati che frequentano l’Istituto
Tecnico Toscanelli di Ostia, tre vite raccontate in 90 minuti nel
documentario di Claudio Giovannesi, regista di “La casa sulle
nuvole” e del documentario “Welcome Bucarest”. Un film che affronta
un tema attuale e molto delicato, fa riflettere ma anche
sorridere.
Puzzole alla
riscossa: Dan Sanders è un imprenditore immobiliare che,
per un incarico lavorativo, si trasferisce con moglie e figlio
nell’Oregon. Qui Dan deve tentare di costruire un centro
residenziale ecocompatibile ma a fermarlo ci pensano gli animali
del bosco. Gli animaletti tormentano Dan in tutti i modi, sabotano
il suo lavoro, distruggono il suo guardaroba e sfidano sempre più
la sua pazienza. Mentre Dan tenta di catturarli mandando a
rotoli tutto il suo lavoro, nessuno gli crede e la moglie Tammy
insieme al figlio stanno per abbandonarlo…ma, senza perdersi
d’animo, Dan tenterà il tutto per tutto!
Girato da Roger Kumble e con protagonista il grande Brendan Fraser,
questo film è una divertente commedia familiare che vede “recitare”
animali veri che, nonostante parlino un altra lingua, riescono
benissimo a farsi capire da noi umani….grazie anche all’aiuto della
tecnologia digitale!