Shadow – L’ombra: David, soldato appena rientrato dall’Iraq, decide di intraprendere un viaggio in montain bike per l’Europa, cercando di dimenticare gli orrori della guerra.
Girovagando per le montagne incontra Angeline con la quale decide
di avventurarsi in un bosco su cui girano strane voci e di cui
anche gli abitanti del vicino paesino hanno paura. Ben presto da
vacanza rilassante il viaggio si trasforma in un incubo, con due
cacciatori sadici e violenti alle calcagna ed un misterioso e ancor
più terrificante nemico che li attende.
Secondo film per Federico Zampaglione che, dopo Nero Bifamiliare,
si cimenta in un film horror dimostrando grande conoscenza del
genere e soprattutto di essere cresciuto molto come regista. Girato
da troupe italiana con un cast americano e in lingua inglese, nel
film anche se mancano gli spargimenti di sangue tipici dei B-movie
splatter, non mancano di sicuro scene piene di suspance e colpi di
scena da far sobbalzare.
Scontro di civiltà per un
ascensore in Piazza Vittorio: a Roma in Piazza Vittorio,
nel quartiere Esquilino, con l’immigrazione si è formata una
stratificazione sia etnica che culturale. Proprio qui, in un
palazzo vivono persone di origini molto differenti e che tra alti e
bassi, tra malintesi e diffidenze tentano di convivere
pacificamente. Certo non è sempre facile, sopratutto quando come
portinaia arriva Benedetta (intollerante e indiscreta) che è sempre
impegnata a spettegolare e a pulire l’ascensore…..ed è proprio
l’ascensore a creare la maggior parte delle dispute condominiali!
L’equilibrio di questa convivenza viene però rotto dalla morte
improvvisa di uno dei condomini (anch’essa avvenuta
nell’ascensore!)…è il caos! Tutti possono essere potenziali
assassini, tutti iniziano ad accusarsi a vicenda….alla fine però,
mettendo da parte le loro controversie riescono ad aiutare il
commissario a far luce sulla vicenda.
Trasposizione del romanzo omonimo di Amara Lakhous, il film diretto
da Isotta Toso affronta con leggerezza ma anche con serietà ed
impegno un tema ormai comune, quello della multicultura, delle
differenze ideologiche, religiose e di stile di vita che troppo
spesso creano conflitti, portano all’emarginazione e continuano ad
alimentare quei pregiudizi razziali che ancora oggi
sopravvivono.
Manolete: Manuel
Laureano Rodríguez Sánchez, conosciuto in tutta la Spagna come
Manolete, è il più famoso torero del periodo il cui unico
obbiettivo nella vita era stato quello di divenire famoso…almeno
fin quando non ha incontrato Lupe Sino, donna bellissima,
sensibile, orgogliosa e grande amante della vita, insomma tutto
l’opposto del grande torero. Poco prima di affrontare la più
importante sfida della sua carriera per riconquistare l’amore del
popolo spagnolo, Manolete ripercorre i ricordi della sua storia
d’amore con la dolce Lupe che è stata in grado di insegnargli la
passione e gioia di vivere anche al di fuori delle arene.
Il film di Menno Meyjes, ripercorre la vita del famoso torero degli
anni ’40, le sue sfide e la sua figura tormentata e romantica.
Adam: Adam è un
giovane ingegnere elettronico affetto dalla sindrome di Asperger,
un disordine che lo porta ad avere una vita solitaria ed appartata,
con poche relazioni sociali dal momento che non riesce a
comprendere le reali intenzioni del prossimo al di là delle
apparenze. Un giorno però le cose sono destinate a cambiare. Beth,
una scrittrice bella ed intelligente, si trasferisce nello stesso
palazzo di Adam…ben presto tra i due nasce un amicizia tutta
particolare. Lei inizia così a mostrare ad Adam il mondo e tutte le
sue bellezze.
Diretto da Max Meyer e ottimamente interpretato da Hugh Dancy e
Rose Byrne, questo film vuole mostrare come un rapporto d’amore
possa nascere tra due persone molto diverse e come, nonostante la
malattia, Adam sia in grado di imparare ma anche di insegnare cosa
significa amare e lasciarsi amare.
Piacere, sono un pò
incinta: Zoe (Jennifer Lopez) è bella ed affascinante ma,
purtroppo per lei, non ha ancora trovato l’uomo giusto….il principe
azzurro. Stanca di aspettare e desiderosa di avere un figlio,
decide di ricorrere a rimedi estremi…l’inseminazione artificiale.
Ma subito dopo l’intervento incontra Stan (Alex O´Loughlin), l’uomo
che potrebbe essere giusto per lei. Dopo mille tentativi e
peripezie per nascondere la gravidanza, Zoe è costretta a rivelare
la realta al sempre più confuso Stan. Dopo aver accettato la
situazione Stan aiuta Zoe nei preparativi per la futura nascita….ma
ben presto capiranno che non è poi una storia così semplice!
Una storia divertente e leggera questa di Alan Poul che vuole
raccontare non solo le difficoltà di un uomo nell’accettare una
paternità non sua, ma anche la storia di una donna che ormai
trentenne/quarantenne cerca in tutti i modi di avere un figlio
(cosa che ormai non sembra più tanto strana!) nonostante le
difficoltà e i pregiudizi della gente.
Non è ancora
domani: Patti è un’artista circense, vive a Roma,
precisamente a San Basilio, in una roulotte che divide col marito
Walter. Un giorno, mentre cerca il suo cane, Patti trova una
bambina di due anni in un parco, si chiama Asia ed è stata
abbandonata, nella tasca del giubbotto, infatti, ha un biglietto
della madre che promette di tornare a prenderla. Con l’aiuto di
Tairo, un ragazzino anche lui facente parte della comunità dei
circensi, e di Walter, Patti inizia a cercare la donna…nel
frattempo però ricopre la piccola Asia di coccole, attenzioni e
molto amore.
Un film che cerca di raccontare una realtà diversa, dove la
discriminazione e l’emarginazione sono ancora forti. Una comunità
che, nonostante viva ai margini della società, non perde la sua
umanità.