La camera di Consiglio: intervista alla regista e ai protagonisti

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La camera di consiglio è il nuovo film di Fiorella Infascelli che realizza una specie di sequel per Era d’estate, e dirige un gruppo di otto attori guidati da Sergio Rubini e Massimo Popolizio. Il film è stato presentato nella sezione Freestyle della Festa del Cinema di Roma 2025 ed è in sala dal 20 novembre con Notorious Pictures.

Leggi la nostra recensione di La camera di consiglio 

Prodotto da Armosia e Master Five Cinematografica con Rai Cinema, il film racconta la camera di consiglio più lunga della storia giudiziaria italiana: 36 giorni in cui 8 giurati, blindati in un appartamento-bunker nel carcere dell’Ucciardone, dovettero decidere condanne e assoluzioni per 470 imputati del Maxiprocesso di Palermo.

Il Maxiprocesso, celebrato alla fine degli anni ’80, rappresenta una delle pagine più decisive della storia della Repubblica: per la prima volta lo Stato riuscì a infliggere una condanna collettiva a Cosa Nostra, riconoscendo l’esistenza dell’organizzazione mafiosa come struttura unitaria. Un momento di svolta giudiziaria e civile che ha cambiato per sempre la storia del Paese.

Un racconto corale con al centro il Presidente della giuria (Sergio Rubini) e il Giudice a latere (Massimo Popolizio), affiancati da Betti Pedrazzi, Roberta Rigano, Anna Della Rosa, Stefania Blandeburgo, Rosario Lisma e con Claudio Bigagli.

La sceneggiatura, firmata da Fiorella Infascelli e Mimmo Rafele con la collaborazione di Francesco La Licata, è stata sviluppata con la consulenza di Pietro Grasso, giudice a latere del Maxiprocesso.

Girato interamente in interni, La camera di consiglio adotta un’impostazione scenica teatrale, che restituisce la tensione e l’isolamento di quei giorni. L’opera si distingue inoltre per l’utilizzo dei materiali di repertorio, capaci di collocare le vicende dei giurati dentro un quadro storico e civile più ampio.

Non semplicemente un film “sulla mafia”, ma un’opera che riflette sul concetto di legge e giustizia, sull’esperienza umana e civile di chi fu chiamato a decidere il destino di centinaia di imputati, in una delle prove più alte e drammatiche della democrazia italiana.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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