
Domani sera il Dolby Theatre accoglierà le stelle di Hollywood per la Notte degli Oscar 2016. Di seguito facciamo le nostre previsioni, che non corrispondono esattamente ai nostri preferiti ma che si fondano su ciò che ci ha raccontato la stagione dei premi fino a questo momento e sui favoriti di quest’anno.
Miglior documentario
Sebbene il nostro
documentario preferito sia The Look of
Silence di Joshua Oppenheimer, ma Asif Kapadia e il suo
Amy, sulla breve e folgorante vita di Amy
Winehouse, la cantante dalla voce possente e la ragazza fragile e
problematica.
Miglior film straniero
Il figlio di
Saul di László
Nemes ha cominciato la sua cavalcata trionfale al
Festival
di Cannes 2015 e il premio di categoria agli Oscar completerà
la magnifica corsa cominciata con il Grand Prix Speciale della
Giuria sulla croisette.
Miglior film d’animazione
Pochi premi sono così
definitivi e “già assegnati” come quello al miglior film
d’animazione, che (anche) quest’anno va a Pete
Docter e al suo gioiellino Pixar, Inside
Out.
Miglior missaggio sonoro
I premi tecnici come questi
sono senza dubbio difficili da prevedere, ma immaginando che un
film meritevole come Mad Max Fury Road
possa ambire, causa Revenant, a
riconoscimenti tecnici, allora puntiamo sul film di George
Miller.
Miglior montaggio sonoro
Come sopra. Mad
Max Fury Road.
Miglior canzone originale
Non è stata un tormentone
come Skyfall, ma sembra che Writing’s
on the Wall di Spectre, cantata da
Sam Smith, sia davvero l’unica canzone premiabile
in un anno in cui i brani candidati sono di livello piuttosto
medio.
Migliori costumi
Con buona pace della sempre magnifica Sandy Powell e dei costumi di Cenerentola, il concept dietro agli abiti di Mad Max Fury Road è senza dubbio più interessante e creativo e forse verrà premiato.
Migliore scenografia
Un po’ alla cieca,
assegnamo questo premio a Revenant e al
magnifico lavoro realizzato per queste epica avventura tra Nord
America e Terra del fuoco.
Miglior trucco e parrucco
In una categoria senza
dubbio piena di talenti, il lavoro in Mad Max Fury
Road dovrebbe trionfare senza alcun tipo di
difficoltà, a ragione.
Miglior montaggio
Trai premi più importanti,
pensiamo che La grande scommessa possa
senza dubbio ambire a questo riconoscimento, dato l’incredibile
ritmo e il grande senso del susseguirsi degli eventi che il film di
McKay mette in scena.
Effetti visivi
Anche se il cuore dice
Ex-Manchina (sarebbe bello veder
triofnare un film relativamente piccolo), Star
Wars il Risveglio della Forza si è avvalso delle
migliori maestranze in campo e ha senza dubbio portato in vita, di
nuovo, la galassia lontana lontana che tutti amiamo.
Migliore colonna sonora
Ennio Morricone è già a Los Angeles per ricevere la
sua stella sulla Walk of Fame e per presenziare agli Oscar. Sarebbe
scortesia non assegnare un premio a una leggenda, soprattutto dopo
tutta la strada che ha fatto. Se poi consideriamo anche che il suo
lavoro per The Hateful Eight è acuto,
brillante e meritevole, allora il gioco è fatto.
Migliore fotografia
La nostra scelta, e probabilmente quella dell’Academy, ricade su Emmanuel Lubezki che ha la possibilità di compiere il miracolo: tre Oscar di seguito. Il suo lavoro in Revenant è senza dubbio impeccabile, peccato però perché anche Roger Deakins dovrebbe avere un po’ di spazio in categoria, considerando che è alla tredicesima nomination pur non avendo mai vinto.
Migliore sceneggiatura originale
Dal momento che i premi più
importanti (film e regia) sono fuori dalla sua portata, Il
Caso Spotlight dovrebbe portare a casa il premio alla
sceneggiatura, che si è fatta carico di raccontare un’inchiesta
così importante eppure così drammatica. Premio a Tom
McCarthy e Josh Singer.
Migliore sceneggiatura non originale
Adam McKay e
Charles Randolph porteranno a casa con buona
probabilità il premio alla migliore sceneggiatura non originale,
anche se Brooklyn e
Room sono dietro l’angolo.
Migliore attore non protagonista
È l’anno di Sylvester Stallone. Sebbene in categoria contro quattro attori che hanno offerto performance ineguagliabili, Sly ha dalla sua l’affetto dell’Academy, la possibilità di coronare una carriera incredibile e Rocky, una delle più belle e importanti icone del cinema. Imbattibile.
Migliore attrice non protagonista
I pronostici parlano di una doppietta di Kate Winslet, che dopo l’Oscar da protagonista per The Reader, porterà a casa anche il premio per Steve Jobs. La Winslet rappresenta l’eccellenza britannica che lavora in tutto il mondo e il premio sarebbe senza dubbio meritato, anche se d’altro canto Alicia Vikander, dalla Svezia con furore, meriterebbe ugualmente la statuetta.
Migliore attore protagonista
Senza se e senza ma è
l’anno di Leonardo DiCaprio. Contro una
concorrenza più o meno debole, questa volta Leo la spunterà e
vincerà finalmente l’Oscar che tutto il mondo vorrebbe assegnargli
da tempo. Certo non sarà per la sua migliore interpretazione, ma
poco importa, considerando la storia dell’Oscar questo accade molto
di rado. Onore anche a Michael Fassbender che
pagherà il prezzo di essere in nomination con il favorito.
Migliore attrice protagonista
Come sopra. Pochi dubbi
sulla vittoria di Brie Larson per
Room. L’attrice, dopo anni di ruoli da
comprimaria, regala una performance intensa e difficile, sostenendo
l’intero peso di un piccolo ma magnifico film. Un premio meritato
per una performance straordinaria.
Migliore regia
Non solo due messicani di
fila, adesso anche una doppietta. Alejandro G.
Inarritu si prepara per l’impresa storica, la regia sarà
molto probabilmente assegnata a lui e sarà un trionfo per un’opera
discussa quanto difficile nella realizzazione:
Revenant.
Miglior film
Per imponenza e importanza,
il premio andrebbe assegnato a Mad Max Fury
Road, siamo piuttosto sicuri però che
Revenant farà piazza pulita e che
Inarritu compirà davvero la storica impresa di vincere per due anni
di seguito due premi Oscar per regia e film. Sarebbe un bel
riconoscimento, ma non dimentichiamoci del Caso
Spotlight e del merito, indiscusso nonstante
l’assenza di premi, di George Miller e della sua
titanica impresa con il ritorno di Max.