Emma Stone: l’ansia e il Sony Hack

Emma Stone

Emma Stone è sulla copertina di WSJ Magazine per il numero di luglio/agosto 2015. L’attrice, che presto vedremo in Irrational Man di Woody Allen, ha raccontato la giornale di come è stato per lei crescere con l’ansia e di quello che ha provato dopo il Sony Hack, quando il suo numero e la sua e-mail privata sono state divulgate in rete.

 

“Hanno fatto una delle cose peggiori del mondo – ha raccontato la Stone a commento della divulgazione dei suoi contatti personali – Ho reagito molto velocemente. Ho cominciato a ricevere un sacco di e-mail da persona che non conoscevo e così ho cancellato i messaggi, tutta la mia posta, perché pensavo ci fosse qualcuno infiltrato. Cancellati per sempre, sei anni di e-mail. Per me è stato orribile, ho pianto per un’ora. Sono in lutto per questo, anche perché alcuni contatti li ho recuperati, ma alcune e-mail erano di persona che non ci sono più, e ora sono perse per sempre”.

Sui continui stati d’ansia con cui ha imparato a convivere sin da piccola: “Per me è stato davvero brutto. La prima volta che ho avuto un attacco di panico ero a casa di un’amica e pensavo che la casa potesse bruciare. Ho chiamato mia madre e mi ha portata a casa, e per i tre anni successivi non ho più smesso di avere attacchi di panico. Volevo che l’infermiera a scuola mi stringesse le mani all’ora di pranzo, volevo che mia madre mi dicesse esattamente come sarebbe stata la giornata, richiedendoglielo 30 secondi dopo. Volevo solo sapere che nessuno sarebbe morto e che niente sarebbe cambiato”.

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