Paolo Villaggio: “Siamo tutti dei Fantozzi in questo momento di merda”

“Adesso la middle-class è in declino e ha paura. Hanno ragione, anche se Renzi ci dice che non pagheremo più le tasse non è una cosa che si può fare”. Sentenze, massime di vita e di saggezza, senza peli sulla lingua nè finti giri di parole. Un Paolo Villaggio provato nel corpo ma non nello spirito si presenta con grande grinta intellettuale all’incontro con il pubblico e la stampa della Festa di Roma, che quest’anno celebra i 40 anni del ragioniere più famoso e sfortunato d’Italia. 

 

“Fantozzi è attuale, perché non ha il coraggio di ribellarsi. L’italiano medio quando parla dell’Italia dice che son tutti ladri, ma il suo non è vero disprezzo, perché loro vorrebbero essere davvero tutti ladri sul serio, ma non lo sono” ha continuato Villaggio, vero mattatore dell’incontro nonostante il fatto che con lui ci fossero anche Anna Mazzamauro, aka la Signorina Silvani, e Plinio Fernando, aka Mariangela.

Ma quando si girarono le prime scene del primo film, si immaginava che Fantozzi potesse avere quel successo?

Villaggio: “La vera emozione, la paura, era su come sarebbe andato il film, la paura vera era che il film non fosse all’altezza del libro, che aveva venduto un milione di copie. Non avevo timori, avevo la paura che non si replicasse il successo. Le donne all’inizio dicevano sempre che il personaggio non gli piaceva, perché era triste, ora delle belle ragazze mi chiedono di darmi un bacio, perché grazie a Fantozzi hanno capito la nostra cultura decadente”.

Paolo Villaggio and friendsSulla comicità del personaggio: “All’inizio non faceva ridere, anzi non lo capiva quasi nessuno. Adesso non è che fa ridere, ma è rassicurante perché ci fa capire che siamo tutti incapaci di essere felici. Siamo tutti dei Fantozzi in questo momento di merda”.

Sulla scelta di Mazzamauro e Fernando per i rispettivi ruoli: “Cercavamo una bimba brutta e le mamme ci volevano presentare le loro bellissime bambine, allora noi dicevamo di no, che non andavano bene. Poi abbiamo trovato un vero mostro. E lo stesso per la Silvani/Mazzamauro a cui dico sempre che è un vero cesso”.

Ma non è solo tagliente, questo Villaggio invecchiato, si mostra anche sentimentale quanto basta, senza mai perdere il sarcasmo: “Sono diventato un abilissimo commemoratore, se c’è una commemorazione da fare io sono bravissimo ormai e improvviso alla grande. Ad esempio per Anna Mazzamauro direi che è senza dubbio una delle attrici più comiche che abbiamo mai avuto in Italia. Lei essendo un’attrice di teatro ha capito subito l’atteggiamento della Silvani”.

Eppure il posto fisso di Fantozzi adesso è diventato un mito: “L’Italia è diventato un paese povero. Il posto fisso è noioso, quindi i Fantozzi di adesso non sono felici, parlano solo di calcio o di fica. Abbiamo i timbratori di cartellino, gli impiegatucci di oggi sono tristi. Si facevano 300 film, ora solo 4 di quelli che vanno a Cannes ma non sono vendibili. La logica di oggi è quella relativa agli incassi. La gente non esce più la sera, dopo i 40 anni restano davanti alla TV. Le donne di adesso sono sempre schiave, perché lavorano è vero, ma devono anche crescere i figli, cucinare, scopare”.

Sulla sua carriera e sui suoi ruoli meno noti: “Ho fatto anche film nobili, con Fellini ad esempio, ma sono molto rallegrato dal fatto che questa sera ci sia questo omaggio, una specie di pre-funerale, ho sempre avuto la curiosità di vedere il mio funerale, questa mi sembra una buona prova. Io vado pazzo per le commemorazioni”.

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