The Social Network: recensione del film di David Fincher

The Social Network

The Social Network è l’acclamato film del 2010 diretto da David Fincher, incentrato sui fondatori di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato. Tutto il mondo ormai lo usa senza neanche ricordare che non molto tempo fa non esisteva nemmeno. Si tratta di Facebook, il social network che ha invaso ogni angolo del pianeta, lo strumento telematico più democratico che sia mai esistito e grazie al quale tutti, intelligenti o stupidi, ricchi o poveri, possono esser protagonisti della propria vita, diventando superstar per la breve durata di un click del mouse sul proprio ‘profilo’. Ma com’è nato Facebook?

 

The Social Network, la storia del “genio”

Tutti, o quasi conosciamo il nome dell’inventore, Mark Zuckerberg, diventato in brevissimo tempo il miliardario più giovane del Mondo, ma quali sono state le dinamiche alla base della creazione di una rete di contatti così popolare? David Fincher con The Social Network ci racconta questa storia, l’ascesa di Zuckerberg e i conseguenti problemi che hanno portato al consolidamento del suo posto sulla vetta del mondo.

Personaggio chiuso e con un’intelligenza fuori dal comune, Zuckerberg è interpretato sullo schermo da Jesse Eisenberg, giovane e capace attore che ne mette in mostra i tic e le fobie, dipingendo una figura di giovane irrisolto, quasi sociopatico. Il film, già record di incassi negli States, arriva sui nostri schermi portandosi dietro un ingombrante peso di aspettative altissime, che purtroppo non vengono soddisfatte appieno, Fincher ci racconta con fedeltà una storia forse troppo recente per possedere quel fascino di ricostruzione storica che il film pure rappresenta in maniera efficace.

The Social Network si distingue quindi per la sua sceneggiatura brillante e per l’inevitabile simpatia che questo personaggio riscontra nel pubblico, ma come già gli era successo con Il Curioso Caso di Benjamin Button, il regista pecca di un’eccessiva lunghezza del film che ne diluisce la potenza narrativa appesantendo inevitabilmente una storia che poteva essere ugualmente efficace con 30 o 40 minuti di meno.

The Social Network filmTuttavia resta ad Eisenberg il merito di un’interpretazione convincente che permetterà al giovane attore di ottenere ruoli promettenti per il suo prossimo futuro. Non si parla qui di interpretazione da Oscar, come pure è stato detto, ma sicuramente si sentirà parlare presto di questo giovanotto dalla faccia pulita e dall’espressione innocente. Il finale del film, forse troppo documentaristico, lascia l’amaro in bocca allo spettatore più esigente, forse per troppa voglia di spettacolarizzazione, o forse semplicemente perché la realtà che Fincher ci mostra è molto meno romantica e cinematografica di qualsiasi altra storia di finzione.

Nel cast di The Social Network , oltre ad Eisenberg, anche Justin Timberlake nel ruolo di Sean Parker, inventore di Napster e Andrew Garfield, che interpreta Eduardo Saverin, cofondatore di Facebook.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
the-social-networkThe Social Network si distingue quindi per la sua sceneggiatura brillante e per l’inevitabile simpatia che questo personaggio riscontra nel pubblico