Festa del cinema di Roma: in concorso Antigone di Sophie Deraspe

Antigone

Alle ore 20, presso la Sala Petrassi, nel secondo giorno della Festa del cinema di Roma sarà presentato in selezione ufficiale Antigone di Sophie Deraspe.

“Avevo circa 20 anni quando sono stata folgorata dalla lettura di “Antigone”: la sua intelligenza, la sua sincerità, la sua incorruttibilità mi hanno subito sedotto – ha spiegato la regista – Volevo ridare vita, ai nostri tempi e nel contesto sociale delle nostre città occidentali, all’integrità di Antigone, al suo senso di giustizia e alla sua capacità di amare. Volevo anche che Antigone fosse molto giovane (sedici anni) e fisicamente minuta, per far emergere la forza interiore di questa persona che oppone i suoi valori alle leggi degli uomini”.

“Volevo ridare vita, ai nostri tempi e nel contesto sociale delle nostre città occidentali, all’integrità di Antigone, al suo senso di giustizia e alla sua capacità di amare. Volevo anche che Antigone fosse molto giovane (16 anni) e fisicamente minuta, per far emergere la forza interiore di questa persona che oppone i suoi valori alle leggi degli uomini. C’è una strana scena in cui Antigone è interrogata da una psichiatra cieca di nome Teresa, una moderna incarnazione dell’indovino Tiresia. Al di là del gioco di associazioni tra un indovino che appartiene al mondo della tragedia greca e la figura contemporanea di una psichiatra, ho trovato questa scena essenziale per aprire uno spazio in cui l’inconscio di Antigone parlasse e desse testimonianza della forza che la anima e la rende eroica. Antigone si sente investita di un dovere più alto verso chi l’ha preceduta, verso i suoi amati defunti, che sente sempre vicini. Ai suoi occhi le leggi degli uomini hanno meno valore di quelle dettate dai suoi estinti, e ciò la pone dinanzi a un dilemma che è la vera essenza di questa tragedia.”

Antigone di Sophie Deraspe, il film

In seguito all’assassinio dei loro genitori, la giovane Antigone, sua sorella Ismène, i suoi fratelli Étéocle e Polynice e la nonna Ménécée si rifugiano a Montreal, dove vivono un’esistenza tranquilla in un piccolo appartamento di un quartiere popolare. Studentessa modello, Antigone è il collante che tiene unita la famiglia. La tragedia deflagra quando Étéocle viene ucciso dalla polizia durante l’arresto di Polynice, piccolo spacciatore. Motivata dal senso del dovere verso la famiglia e dal ricordo dei genitori, Antigone decide di mettere a repentaglio il suo futuro per proteggere quello della sua famiglia: alla legge dell’uomo, sostituisce il proprio senso della giustizia, fondato sull’amore e sulla solidarietà.

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