Ironheart: 5 cose da sapere sulla serie Disney+

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L’embargo sui social media per Ironheart è stato revocato ieri sera, e le recensioni seguiranno stasera, quando i primi tre episodi saranno presentati su Disney+. Il consenso finora è per lo più positivo. Ci sono però alcune critiche importanti, e non si preannuncia affatto un successo come Thunderbolts* del mese scorso.

In questa sede elencheremo i 5 elementi che si evincono dalle prime recensioni social della serie e che è utile sapere prima di vedere Ironheart, disponibile su Disney+ con i primi 3 episodi dal 25 giugno.

Ha un finale imperdibile

I critici raramente sono unanimi su qualcosa, ma tutti elogiano il finale di Ironheart. Fortunatamente, con l’intera stagione di sei episodi in onda nell’arco di due settimane, non dovrete aspettare a lungo prima di poterlo guardare.

Ironheart è stato girato nel 2022, il che significa che è un prodotto dell’era della “quantità prima della qualità“, che ha prodotto anche Secret Invasion ed Echo. All’epoca, i Marvel Studios faticavano a mantenere il ritmo con i suoi finali, quindi questa serie che è riuscita a soddisfare dovrebbe essere accolta con favore dai fan.

La storia è carente

Sebbene alcuni critici abbiano elogiato la storia di Ironheart, la maggior parte sembra esserne rimasta sostanzialmente indifferente. Rohan Patel di ComicBookMovie.com, ad esempio, ha osservato che “ci vuole davvero un po’ di tempo per decollare”.

Nonostante ciò, la dinamica tra i personaggi e come si sviluppano le cose tra Riri e The Hood sembrano per lo più una vittoria. È solo l’idea generale che l’adolescente si imbatta in brutte compagnie e si renda conto dei suoi errori a non funzionare del tutto.

Una selezione di personaggi che lascia dubbi

Sebbene il lavoro sui personaggi di Ironheart venga elogiato, sembra che il vostro rapporto con loro possa variare. @GermainLussier ha elogiato i “personaggi fantastici” della serie, mentre @BpopeTV ha sostenuto che “la dinamica tra Riri e Natalie è il collante“.

L’efficacia di Hood come cattivo è oggetto di dibattito, mentre alcuni personaggi secondari sono descritti come “bidimensionali” o, come ho detto io, “meno si parla della squadra di Hood, meglio è“. Il lato positivo è che l’esplorazione della nascente amicizia di Riri con la sua IA, Natalie, sembra valere da sola il prezzo del biglietto. “[Ironheart] è di gran lunga la chimica tra Thorne e Ross. La loro amicizia è ciò che dà serietà al viaggio e alle decisioni di Riri”, spiega @FenixNests.

Dominique Thorne brilla

Dominique Thorne brilla nei panni di Riri Williams“, “Dominique Thorne è l’incarnazione di Riri Williams” e “Dominique Thorne è una forza da non sottovalutare nei panni di Riri Williams“, sono solo alcuni esempi degli elogi rivolti alla protagonista di Ironheart.

L’attrice ha impressionato in Black Panther: Wakanda Forever, ma questa serie le offre chiaramente l’opportunità di brillare in un modo che non avrebbe potuto fare come personaggio secondario in un film altrimenti molto impegnativo.

E gli altri attori di spicco? @TheJonathanSim avrebbe potuto esprimerlo al meglio quando ha detto: “Dagli eroi ai cattivi, tutti sono magnetici. Dominique Thorne e Alden Ehrenreich sono eccezionali. Anthony Ramos è in forma smagliante”. Anche Lyric Ross è da tenere d’occhio.

È una storia breve… con grandi implicazioni per l’MCU

Ironheart non manca di azione (e gli effetti visivi sono descritti come tra i migliori della Marvel Television), ma come dice sinteticamente @MrMovieGuy86, “Questa è una storia molto più breve e intima“. Questo sorprenderà molti di voi, ma si potrebbe sostenere che Riri Williams sia classificata come una supereroina di strada, in una certa misura.

Come accennato, il finale è dedicato a definire il futuro del MCU, al di là del ruolo di Ironheart. Oppure, come anticipava @POCculture, “Questa serie ha implicazioni enormi per il futuro dell’MCU. ENORMI”.

Non stanno esagerando, dato che la serie potrebbe fungere da piattaforma di lancio per molte storie diverse. Fortunatamente, anche il mix di scienza e magia (che è stato ampiamente raccontato nei trailer) funziona, a giudicare dai commenti dei critici.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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