Lo strepitoso successo di “Benvenuti al sud” nelle sale cinematografiche è cosa ormai nota. Il film, remake del lungometraggio francese “Giù al Nord” firmato Luca Miniero con l’esilarante duo Alessandro Siani–Claudio Bisio, ha superato i 27 milioni d’incasso totale, attestandosi al primo posto nella classifica del Box office di quest’anno.
Ma oltre a questo successo – in
fondo anche inaspettato – al film è legato un altro successo molto
curioso e al contempo positivo, legato al Comune che gli fa da
scenario: Castellabate.
Perla di una meravigliosa collana qual è il Cilento, ma nel film
punizione inizialmente mal digerita dal milanese doc Alberto
(Claudio Bisio), Castellabate è diventata meta turistica molto
ambita, anche d’inverno; stagione fino all’anno scorso “morta” con
gli alberghi che restavano chiusi.
E ci sono prenotazioni già per la prossima estate.
Molti turisti, tra i quali anche settentrionali, vogliono vivere in
prima persona quei luoghi dove la storia prende corpo: dai
vicoletti al panorama mozzafiato sul mare. Fino alle richieste più
assurde come visitare la Posta in cui lavorano i protagonisti del
film (che di fatto però è finta), o fittare la casa di cui il
direttore Alberto rompe i vetri giocando a pallone; prendendosi
tanto di rimbrotto dal vigile urbano che già lo aveva multato in
precedenza: «e chi putev esser…o milanes!».
Una notizia che, al di là degli aspetti più strambi, fa comunque
piacere. Soprattutto in un periodo come questo in cui la Campania,
in particolare Napoli, sta offrendo di nuovo una pessima immagine
di sé con l’annosa questione dei rifiuti. Certo, un po’ rammarica
il fatto che uno splendido posto come Castellabate diventi meta
turistica ambita solo grazie ad una commedia. Ma per le ragioni di
cui sopra, ben venga anche questo.