Da San Paolo del Brasile, arriva il primo film in concorso di quest’anno, una commedia nera, una storia sul lavoro che diventa un noir, diretto dalla ventinovenne Juliana Rojas e dal trentunenne Marco Dutra. Trabalhar Cansa è il loro primo lungometraggio, proiettato ieri sera in Piazza ed accolto con entusiasmo dal pubblico pesarese.

 

La trama del film ruota intorno alla figura di Helena, una giovane casalinga che decide di dare una svolta alla sua vita, aprendo un’attività in proprio nel suo quartiere: un piccolo negozio di generi alimentari. Così, per occuparsi della casa e della figlia, assume una cameriera di colore. Nel frattempo però, Otávio, il marito, viene licenziato. Ora su Helena non solo peserà tutta la gestione economica della famiglia ma anche lo squilibrio dell’inevitabile inversione di ruoli nella coppia. Per non parlare degli strani fenomeni che accadono nel negozio…

Juliana Rojas, durante un incontro con la stampa qui a Pesaro, ha affermato “Abbiamo voluto raccontare una storia sull’importanza del lavoro in Brasile che ha una delle economie in più rapida crescita del mondo. Credo sia importante raccontare la realtà sociale brasiliana, ancora molto suddivisa al suo interno”. E lo fa, attraverso lo sguardo tutto al femminile di Helena e Paula, che rappresentano una  dinamica molto presente in Brasile, quella della padrona di casa bianca che assume una collaboratrice domestica nera. Prosegue la regista: “Molto spesso, si tratta di un rapporto contraddittorio, basato su di un antico retaggio frutto dello schiavismo e che andrebbe debellato. Le differenze sociali esistono, si avvertono, pochi ne parlano, e ancor meno, amano vederle al cinema. Bisogna tener presente l’enorme varietà sociale che il nostro paese presenta per comprendere a pieno il peso che ha lo sviluppo economico oggi, e che ovviamente, riguarda soltanto alcune classi privilegiate”.

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