Una mostra dedicata ad Antonioni:”Il
senso di quest’iniziativa di comunicazione non è solo dare notizia
degli eventi, ma far sapere che
Ferrara, nonostante tutto, c’è” dice il sindaco Tagliani.La mostra,
a cura di Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque
française, esplora il rapporto del regista con le arti attraverso
il dialogo ininterrotto con le opere della sua collezione e gli
artisti (Rothko, Pollok, Burri, Vedova, De Chirico) che
alimentarono il suo immaginario. “L’esposizione – dice Dominique
Païni – di una selezione significativa di opere, oggetti e
documenti provenienti dal suo archivio personale, acquisito e
conservato dal Comune di Ferrara, permette oggi una nuova lettura
della vita e del lavoro del maestro che insieme ad Ingmar Bergman è
cosiderato uno dei padri della modernità cinematografica”.
Grazie all’impegno delle istituzioni, delle associazioni e degli
operatori culturali pubblici e privati del territorio, le
manifestazioni estive sono state confermate: “Il cinema estivo di
Parco Pareschi – racconta il vice sindaco Massimo Maisto – lo
abbiamo solo spostato a Palazzo dei Diamanti. La reazione al
terremoto è continuare a proporre cultura. Questo mi sembra un buon
motivo per venire o tornare a Ferrarra”.
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