To the Wonder e il periodo di creatività di Terrence Malick

To The Wonder

Dopo la presentazione veneziana di To The Wonder, continuano le novità sui progetti di Terrence Malick: i produttori ci svelano informazioni allettanti.

 

Terrence Malick è noto per la sua natura schiva, in grado di suscitare enorme curiosità intorno ai suoi progetti. In generale, le informazioni sono decisamente limitate e, come nel caso di To the Wonder, occorre aspettare la prima proiezione di un film del regista texano per chiarirsi le idee, suscitare opinioni spesso discordanti… insomma, discutere di un grande autore del cinema mondiale che, con i suoi film, ci offre sempre l’opportunità di confrontarci con una visione intima e universale al tempo stesso.

Negli ultimi due anni, Terrence Malick è diventato un regista decisamente prolifico: se fino al 2005 i titoli da lui diretti erano solo quattro in oltre trent’anni, dallo scorso anno il Maestro vive un periodo di notevole creatività. Dopo The Tree of Life, questo è l’anno di To The Wonder, da poco presentato a Venezia e atteso sugli schermi italiani dal 14 dicembre. Nel frattempo, è in produzione Knight of Cups, insieme a un altro film attualmente sprovvisto di titolo, senza dimenticare il progetto cosmico Voyage of Time.

Screendaily ha intervistato Sarah Green e Nicolas Gonda, i produttori delle ultime pellicole del regista texano, i quali hanno rivelato alcune interessanti informazioni sui nuovi progetti di Terrence Malick.
Apprendiamo infatti che, dopo The Tree of Life, Malick desiderava continuare a girare film con uno stile ben preciso, lavorando con la stessa troupe, tra cui il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki e lo scenografo Jack Fisk.
To The Wonder è il primo film di Malick ambientato nella realtà contemporanea, privo dunque delle limitazioni storiche tipiche di un film ambientato in un’altra epoca. A tal proposito, Gonda dichiara: “In questo modo, Malick ha potuto affrontare i giorni di riprese come ha sempre sognato, così come affronta la sceneggiatura, ossia alla continua scoperta di nuove idee, senza preconcetti“.

La produttrice rivela inoltre: “Il processo di scrittura è diverso per ciascun ruolo e per ciascun attore. Talvolta i ruoli sono basati interamente sulla sceneggiatura, in altri casi gli attori non ricevono alcun copione. Dopo che Terry e l’attore hanno stabilito un rapporto di fiducia, sono in grado di affrontare la scena da girare come se si trattasse di un un momento reale del loro vivere quotidiano, piuttosto che la scena di un film“.

Quanto al ruolo della religione nei film di Malick, il produttore afferma: “Ogni spettatore di un film di Terrence Malick ottiene risposte personali. Non si tratta di una lente con cui guardare il mondo, né di un’esperienza didattica. Tutti i suoi film ci inducono a interrogarci sulla posizione che occupiamo nell’universo. Attraverso queste domande, molti affrontano così un viaggio spirituale“.

Sarah Green cerca di spiegare la ragione dell’intenso periodo di creatività del regista: “Al momento, è davvero ispirato. Credo che ciò dipenda anche dal team che lavora con lui e il legame che ha costruito con ognuno di loro. E Nicolas Gonda aggiunge: “Ogni giorno si sveglia con migliaia di nuove idee. E’ una fonte inesauribile di idee“.

I produttori rivelano infine alcuni dettagli sui nuovi progetti.
Abbiamo appena finito di girare Knight of Cups, che è incentrato sull’industria cinematografica di Los Angeles. Poi ci sarà un film al momento sprovvisto di titolo e ambientato nello scenario musicale del Texas. Le riprese inizieranno fra poche settimane. Inizialmente il film era intitolato Lawless, ma alla fine abbiamo ceduto questo titolo al film di John Hillcoat“.

Christian Bale è il protagonista di Knight of Cups, mentre ha un ruolo secondario nell’altro film. Entrambi i film sono ambientati ai giorni nostri e procederemo al montaggio in modo simultaneo. Infine ci sarà l’ambizioso ed epico documentario Voyage of Time: abbiamo già girato qualcosa, ma si tratta di un progetto che richiederà diversi anni. Terrence ha concepito il progetto da decenni, ormai“.

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